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Roja Directa, storico portale di streaming illegali condannato a un risarcimento folle: 31 milioni

Ulteriore spallata al mondo della pirateria online in Spagna dove è arrivata la sentenza del Tribunale contro una delle storiche piattaforme di streaming illegali, “Roja Directa”, condannata a risarcire 31,6 milioni di euro. Tebas, presidente della Liga esulta: “Altri cadranno!”. Ma la società, fuori dalla Spagna continua a fornire eventi sportivi senza alcun diritto.
A cura di Alessio Pediglieri
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È arrivata un'altra picconata alla lotta contro lo streaming illegale e ai portali non autorizzati che permettono la visione di eventi sportivi pur non avendone i diritti. Lo storico sito di streaming sportivo non autorizzato, "Roja Directa" in Spagna adesso dovrà pagare per gli anni in cui, imperturbabile, ha permesso a milioni di utenti di usufruire eventi sotto esclusiva, a prezzi modici o anche gratuitamente. E i milioni di utenti si sono trasformati in milioni sonanti perché la cifra del risarcimento richiesto dal tribunale è assolutamente folle: 31,6 milioni di euro. Un ulteriore segnale che la pirateria online ha oramai i giorni contanti.

L'esultanza del presidente Tebas per la condanna di Roja Directa: "Altri pesci grossi cadranno!"

Da parte sua, Javier Tebas il presidente della Liga spagnola, all'arrivo della notizia ha festeggiato sui propri account social. Il numero uno del calcio iberico ha commentato la condanna di Roja Directa come una vittoria audace nella battaglia contro la pirateria: "Stanno cadendo!" ha scritto sui social. "E anche altri cadranno, e saranno pesci grossi… Google, Cloudfare, tra gli altri… anche perché traggono profitto da questo furto". Parole tonanti che seguono la notizia ufficializzata dai media spagnoli secondo cui "Roja Directa", lo storico sito di contenuti sportivi illegali, dovrà risarcire ben 31,6 milioni di euro al Grupo Mediapro per i danni causati dalla pirateria. Il Tribunale Commerciale N° 2 di La Coruña ha stabilito il risarcimento relativamente ai danni causati dalla trasmissione delle partite della Liga, i cui relativi diritti di proprietà intellettuale appartenevano al gruppo audiovisivo, per la stagione 2014-2015.

Società condannata a una multa milionaria ma fuori dalla Spagna continua a fare pirateria

Il calcolo dell'enorme risarcimento è stato effettuato dal Tribunale sulla base del corrispettivo economico che Puerto 80 Projects, l'azienda che gestiva "Roja Directa", avrebbe dovuto pagare al Grup Mediapro per avere accesso al segnale in modo conforme ai diritti acquisiti. Un procedimento giudiziario che è durato quasi 10 anni, in cui finalmente si è riusciti a fare giustizia dando un'ulteriore spallata al mondo della pirateria e della violazione dei relativi diritti di proprietà intellettuale, colpendo una delle piattaforme più iconiche e conosciute online.

Il sito web "Roja Directa" dava accesso a eventi sportivi non autorizzati e di cui non deteneva alcun diritto, attraverso collegamenti che consentivano alle persone di guardare le partite del campionato spagnolo in diretta e altri contenuti sportivi trasmessi dalle televisioni a pagamento. L'accesso era gratuito per l'utente, ma l'azienda che ne gestiva i flussi ha ottenuto entrate milionarie attraverso la pubblicità e addebitando commissioni per deviare il traffico verso i siti web delle case di scommesse sportive: solo in un conto corrente, tra i tanti intestati, sono state dimostrare entrate per oltre 11 milioni di euro. Ora il responsabile e amministratore unico di Puerto 80 Projects, si trova ad affrontare un procedimento penale: il pubblico ministero ha chiesto 4 anni di reclusione. Il problema però non sembra aver fermato la società che continuerebbe le sue attività illegali fuori dalla Spagna.

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