Rocchi svela cosa ha detto Giroud ad Abisso e perché rischia la stangata dopo Lecce-Milan
C'è un passaggio della riflessione del designatore arbitrale, Gianluca Rocchi, che alimenta il rischio di stangata nei confronti di Olivier Giroud, espulso nel finale convulso di Lecce-Milan per le proteste nei confronti del direttore di gara, Abisso. Nel corso della finestra Open Var su Dazn ha commentato gli episodi che hanno incendiato il pareggio in rimonta (2-2) dei salentini.
Una volta spiegato perché il gol di Piccoli, quello del 3-2 che sarebbe stato disastroso per i rossoneri, era da annullare, l'attenzione s'è concentrata su cosa è accaduto nell'occasione del rosso comminato alla punta francese (ammonita poco prima per lo stesso motivo). E perché, al netto delle buone ragioni che aveva, la reazione sgangherata sarà oggetto di valutazione del Giudice Sportivo. Per quell'attimo di furore e adrenalina potrebbe pagarla cara.
"Non è giusto e non è bello vedere queste proteste – ha ammesso Rocchi -. Dobbiamo essere severi perché nei numeri generali sono aumentate e poi c'è un'indicazione della Uefa chiara al riguardo. Certi comportamenti non possono essere più accettati. L'insulto di Giroud è applicazione del regolamento".
Perché Giroud s'era adirato a tal punto da contestare in maniera plateale l'operato di Abisso? Non aveva tutti i torti a muovere obiezioni: chiedeva una mancato intervento per un fallo di mano commesso al limite dell'area del Lecce.
Pongracic, il difensore che gli era alla costole, nel tentativo di anticiparlo si arrangia come può e colpisce la palla con una mano: di fatto, la toglie dalla disponibilità del milanista. Una marcatura irregolare per la quale Giroud chiedeva la punizione e invece, sentitosi vittima di un'ingiustizia, è andato su tutte le furie.
Per quante giornate può essere fermato Giroud? Rischia anche 4 turni di squalifica qualora nel referto redatto Abisso abbia fatto riferimento a un "atteggiamento particolarmente ingiurioso e irriguardoso", comportamento che, in base alla modifica dell'articolo 36 del regolamento Aia-Figc approvata da Consiglio Federale ad aprile scorso, può essere censurato con sanzioni molto più severe rispetto al passato. La norma in questione prende in esame "altre condotte nei confronti degli ufficiali di gara":
Ai calciatori e ai tecnici responsabili delle infrazioni di seguito indicate, commesse in occasione o durante la gara, è inflitta, salva l’applicazione di circostanze attenuanti o aggravanti, come sanzione minima la squalifica:
a) per 4 giornate o a tempo determinato in caso di condotta ingiuriosa o irriguardosa nei confronti degli ufficiali di gara
b) per 8 giornate o a tempo determinato in caso di condotta gravemente irriguardosa nei confronti degli ufficiali di gara che si concretizza in un contatto fisico.
In precedenza, lo stesso articolo prevedeva una sanzione meno impattante rispetto a quella attuale.
Ai calciatori e ai tecnici responsabili delle infrazioni di seguito indicate, commesse in occasione o durante la gara, è inflitta, salva l’applicazione di circostanze attenuanti o aggravanti, come sanzione minima la squalifica:
a) per due giornate o a tempo determinato in caso di condotta ingiuriosa o irriguardosa nei confronti degli ufficiali di gara
b) per quattro giornate o a tempo determinato in caso di condotta gravemente irriguardosa nei confronti degli ufficiali di gara che si concretizza in un contatto fisico.
Nella peggiore delle ipotesi (la maxi-squalifica) il francese mancherebbe fino a Salernitana-Milan (22 dicembre), saltando a partire dalla ripresa dopo la sosta Milan-Fiorentina, Milan-Frosinone, Atalanta-Milan, Milan-Monza.