Rocchi svela cosa ha detto a Pairetto prima di Roma-Lazio: gli ha dato un suggerimento preciso
L'arbitro Luca Pairetto era stato designato in extremis per il derby Roma-Lazio in sostituzione di Marco Guida, costretto a dare forfait all'ultimo momento per infortunio. Aveva già diretto una partita storicamente difficile, considerate anche le pressioni ambientali, ma era capitato durante il periodo del Covid e senza pubblico allo stadio. Ebbene, secondo il designatore, Gianluca Rocchi, può considerarsi promosso quanto a gestione e interpretazione della gara: "Permettetemi un complimento speciale a Luca Pairetto – ha ammesso a Dazn, nel corso della trasmissione Open Var – perché si è trovato a dover sostituire un collega e preparare una partita così importante nemmeno in un giorno, non è semplice. E lui l'ha fatto al meglio. A lui vanno i miei complimenti personali perché ha fatto una partita ottima in un contesto non semplice".
Rocchi svela anche qual è stato il suggerimento che ha dato al suo collaboratore: gli ha spiegato quale sarebbe stato l'atteggiamento migliore da avere nel rapporto e nel confronto con i giocatori. E, a giudicar da quel che ha visto, Pairetto deve aver fatto tesoro delle dritte che gli erano state date. "Il successo migliore che ha avuto è che ha parlato poco con i giocatori – ha aggiunto il numero uno dell'Aia -. È stato molto distaccato".
Un comportamento che è piaciuto molto al designatore, al punto da chiarire che lui stesso l'aveva caldeggiato nel dialogo avuto con Pairetto nell'immediata vigilia dell'incontro. Al netto di quanto accaduto (compresa la rissa che ha infiammato il finale), la valutazione complessiva sull'operato dell'arbitro è stata positiva. "L'avevamo preparato quando visto che a lui piace molto comunicare – ha concluso, chiarendo un aspetto che ha tenuto a precisare -. E allora gli ho detto: Questa non è la partita in cui tu devi spiegare tanto. Tu arbitra, cartellino e finisci. È quello che poi ha fatto molto bene. Ogni partita ha bisogno di una comunicazione diversa. Non era possibile fare diversamente".
Tra i vari temi toccati, oltre alla soddisfazione per i progressi fatti col Var e la gestione dello strumento tecnologico, Rocchi fa riferimento anche alla questione dei cosiddetti ‘rigorini', spesso oggetto di polemica per le differenti sfumature interpretative da parte di alcuni direttori di gara. "A livello generale possiamo fare meglio – ha spiegato il designatore -. La linea di intervento che abbiamo preso mi piace molto, ovvero quella di punire i rigori reali, falli e falli di gioco. I rigorini non esistono. È rigore sì o rigore no".