Robinho perde l’appello e la sua condanna a nove anni per stupro non cambia: il suo reato resta “atroce”
Robinho ha perso l'appello per ridurre la sua condanna, a 9 anni di reclusione, per violenza sessuale di gruppo nei confronti di una ragazza in una discoteca di Milano nel 2013. La difesa dell"ex attaccane brasiliano, con a capo l'avvocato Mario Rosso Vale, ha cercato di ammorbidire la situazione ma non è riuscita a convincere il tribunale e a modificare la categoria del reato da "atroce" a "comune".
La stessa richiesta era stata presentata già a luglio, ma è stata respinta anche in quel caso.
La differenza tra reato "atroce" e "comune" in Brasile?
In Brasile i “crimini atroci” sono quelli considerati più gravi e riprovevoli dalla società e non sono soggetti a rimedi come la cauzione. L'avvocato Mario Rosso Vale ha dichiarato: "La semplice approvazione della sentenza italiana da parte della STJ (Corte superiore di giustizia) non è sufficiente per garantire la gravità del reato, poiché tale qualificazione dipende da un'espressa disposizione di legge".
L'ex calciatore di Milan, Real Madrid e Manchester City era stato condannato in via definitiva in Italia per lo stupro di gruppo di una giovane albanese avvenuto nel 2013 in una discoteca di Milano. La vittima era "incosciente" a causa dell'abuso di alcol. Robinho e i cinque complici hanno sempre affermato che la vittima era consenziente.
Robinho arrestato a marzo: sconta la pena nel carcere dei VIP
Robinho è stato arrestato e portato al carcere P2 di Tremembé, conosciuto come il carcere dei personaggi famosi di San Paolo, dove sta scontando la sua pena. Gli avvocati avevano chiesto la sospensione in attesa del ricorso ma i giudici l’hanno negata e resa operativa.
Una prima richiesta di appello era stata avanzata dalla difesa dell'ex calciatore a luglio, ma era stata respinta dai tribunali brasiliani in base a quanto riportato dai media brasiliani. Nel sistema giudiziario brasiliano, un condannato può presentare ricorso più volte per cercare di ridurre la pena o cambiare la classificazione del suo reato.
