Robertson chiude il profilo Twitter dopo gli insulti per il fallo su Callejon
Povero Andrew Robertson. Quando vinse la Champions, lo scorso 1° giugno, divenne l'emblema di quelli che ce la possono fare tra mille difficoltà. La storia dello scozzese è nota. Da ragazzino, perché troppo esile, fu liquidato dal Celtic, pensò di smettere, accettò l'offerta di un club di quarta serie che non lo pagava e per non chiedere nulla ai genitori lavorava come centralista e prendeva ordini d'acquisto per biglietti di concerti e partite allo stadio del Celtic. La china l'ha risalita, è stata durissima, ma ce l'ha fatta. Questa storia però interessa poco a chi utilizza i social per vomitare odio. Robertson, che è uno dei migliori terzini al mondo, è stato costretto a chiudere il suo profilo Twitter a causa delle offese ricevute dopo il fallo da rigore commesso su Callejon contro il Napoli.
Le offese su Twitter a Robertson
I tifosi hanno la memoria corta ed è bastato un intervento ingenuo su Callejon in Napoli-Liverpool per cancellare dalla memoria il premio di miglior esterno sinistro dell'ultima Premier League e il gran numero di assist vincenti della scorsa stagione, oltre ai due trofei vinti (Champions e Supercoppa). Robertson ha deciso di abbandonare Twitter dopo aver letto insulti pesanti come: "non impari mai, sei sempre così f**********e irruente”, e "tornatene all’Hull City, calciatore di m***a". E c'è stato chi ha insistito postando delle emoticon con il dito medio.
Robertson ha chiuso il profilo Twitter
Un quadretto che non è andato giù, giustamente, al calciatore che, qualche tweet positivo e di difesa, come quello di un utente che ha scritto: "Andy Robertson, forse il miglior terzino sinistro del mondo, ha dovuto disattivare il suo account Twitter per gli insulti che ha ricevuto per la sua prima brutta partita in diciotto mesi. È un esempio di quello che non va nei tifosi moderni. Alcuni non si meritano un giocatore come lui".