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Robert Moreno: “Mi vergogno a parlare di calcio in questo momento”

A spiegare la propria posizione è Robert Moreno, attuale allenatore del Monaco che si è soffermato sull’attuale momento di emergenza sanitaria: “Il calcio passa in secondo piano, io come semplice allenatore mi vergogno di non sapere fare nulla di concreto per aiutare le persone. E so bene i problemi, avendo avuto familiari contagiati”
A cura di Alessio Pediglieri
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Robert Moreno, oggi tecnico del Monaco in Ligue1, ha voluto ricordare la sua esperienza al Barcellona, dove tra gli altri, si è incrociato anche con Neymar, oggi avversario in campionato con la maglia del Paris Saint-Germain. Nel club francese è cresciuto anche un altro campione assoluto che oggi è al fianco del brasiliano e che proprio al Monaco è cresciuto, Kilyan Mbappè. Due fenomeni del calcio moderno che potrebbero ritrovarsi avversari in Liga l'uno con la maglia del Real Madrid, l'altro con quella del Barça, stando alle indiscrezioni di mercato.

L'emergenza sanitaria e il calcio in secondo piano

Ma il momento particolare che sta vivendo il calcio non lascia spazio molto a speculazioni attorno ai suoi campioni e alle giocate che, forse torneranno una volta fermato il lockdown. Per Moreno il momento è concentrarsi su tutto ciò che è emergenza, con il calcio che passa in secondo piano, in sottofondo, davanti alla sofferenza e alle difficoltà delle persone. E il tecnico del Monaco è stato toccato sul vivo, con alcuni familiari colpiti dalla pandemia di Covid-19.

La ‘vergogna' di Moreno e il senso di inadeguatezza

A ‘Cadena Ser' oltre a parlare di campioni e calcio, Moreno si sofferma sulla situazione attuale: "Parlare di calcio in questi momenti? Quasi mi vergogno visto che non è il caso di fronte alla sofferenza, alle persone che sono morte e alla gente che sta male. Io per primo ho vissuto direttamente i problemi del contagio con persone a me care colpite".

Sono un semplice allenatore, non so fare nulla che possa aiutare la società per superare questo momento e aiutare le persone

Il ruolo dello sport

Moreno si sofferma poi anche sui problemi del calcio, che comunque restano in secondo piano rispetto allìemergenza sociale: "I giocatori e lo sport devono fare la loro parte, ma in questo momento so perfettamente che ognuno porta l'acqua al proprio mulino, difendendo i propri interessi".

Neymar come Lionel Messi

Poi, ha spiegato anche la propria scelta, tornando a parlare di calcio giocato, con un confronto tra Mbappè, Beymar e Messi: "Io parlo di grandi giocatori e quando parlo di giocatore intendo dire che fa giocare la squadra nel suo insieme. Mbappé è un calciatore che segna un goal in qualsiasi situazione, ma Neymar fa giocare gli altri e mi dà qualcos'altro. È come Messi: segna e se c'è un giocatore che si avvicina a Messi, per me è Neymar".

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