Roberto Mancini soddisfatto dell’ultimo stage della Nazionale: “Giovani di qualità e di prospettiva”
Si è concluso il 2022 della nazionale italiana, mestamente come doveva essere all'indomani della mancata qualificazione ai Mondiali in Qatar e con un doppio stage il cui rompete le righe è arrivato a ridosso del Natale. Giovedì 22 dicembre, dopo l'ultima seduta e una serie di mini match che hanno coinvolto tutti i convocati, appartenenti alla Serie A alla Serie B e chi milita in club esteri. Una full immersion di due giorni che ha visto coinvolti 66 giocatori e che ha dato al ct Roberto Mancini la chiara sensazione che in ottica futura vi sia più di un semplice pensiero positivo.
I "big" e i nomi famosi non c'erano a Coverciano ma tantissimi calciatori che hanno avuto la possibilità di assaporare il clima azzurro, l'ebbrezza della Nazionale anche se solo per uno stage di fine anno che ha ufficialmente concluso gli impegni federali che riprenderanno nel 2023 quando si ripartirà quasi da dove ci si era fermati, ovvero dalla partita contro l'Inghilterra, il prossimo marzo, che sancirà il via alle qualificazioni per gli Europei. Intanto, malgrado la tristezza di aver vissuto i Mondiali in poltrona, lo spirito è apparso più che positivo e di fiducia anche per le dichiarazioni di Mancini: "Importante è sperare che molti di questi ragazzi possano giocare il prima possibile in Serie A e a certi livelli con un certo tipo di partite che ti fanno migliorare e ti aiutano. Ma anche essere in B è importante, piuttosto che trascorrere anni nelle Primavere".
66 giocatori, tra cui tantissimi giovani e possibili promesse in chiave futuro: "Abbiamo potuto conoscere meglio dei ragazzi che vediamo solo sporadicamente e non conosciamo molto bene" ha sottolineato il commissario tecnico. "Un conto è vederli solo dalla tribuna e un altro poterli osservare da vicino. Molti sono poco conosciuti ma ci sono alcuni giocatori che mi hanno colpito per le loro qualità mostrate in questi giorni. Alcuni sono davvero di prospettiva nazionale". Nessun nome, ma di certo alcuni saranno finiti sul taccuino, cerchiati in rosso in attesa di essere rivisti e rivalutati in situazioni più concrete.
Dopotutto nel 2023 ci sarà occasione, a partire dal prossimo marzo, quando si tornerà a fare sul serio: "La prima partita del prossimo anno sarà nuovamente contro l’Inghilterra e sarà importante oltre che di prestigio, perché sarà l’esordio nel nostro percorso di qualificazione ai prossimi Europei. E poi ci sono le Final di Nations League un torneo prestigioso dove ci siamo qualificatie che vorremmo anche provare a vincerlo." Intanto ci si lascia così, con le tre partitelle "incrociate" in cui sono stati utilizzati tutti i 66 azzurri, in attesa di poter tornare a essere protagonisti: "Dispiace aver dato questa delusione mondiale a tutti i tifosi" ha concluso il ct "ma sono certo che non accadrà più".