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Roberto Mancini dice no alla pazza proposta della Sampdoria per evitare la retrocessione in Serie C

Dopo una notte ti riflessioni e una mattinata di consulti, Roberto Mancini ha deciso di declinare l’offerta del presidente Manfredi di prendere la panchina della Sampdoria. Un’idea pazza, che contava di toccare le corde del cuore dell’ex bandiera doriana per sostituire Semplici. Il cui posto sarà preso quasi certamente da Beppe Iachini.
A cura di Alessio Pediglieri
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Una situazione al limite del collasso in casa Sampdoria dove oramai non c'è più spazio per ragionare su eventuali soluzioni o perdere ulteriore tempo. Così, a meno di 48 ore dall'ultimo KO a La Spezia, la proprietà ha rotto gli indugi e deciso di cambiare guida tecnica: Leonardo Semplici non sarà più il tecnico da qui fino a fine stagione, per salvare la squadra dal baratro della retrocessione in Serie C serve altro. Anche se non sarà il grande sogno, chiamato Roberto Mancini: l'ex ct della Nazionale, storicamente legato al club blucerchiato ha declinato l'invito, arrivato attraverso la telefonata diretta da parte del presidente Matteo Manfredi. Ora il candidato numero uno resta Giuseppe Iachini, già contattato dalla società. Con una finestra possibile sempre per Mancini, che potrebbe collaborare nell'area tecnica, con un ruolo di supervisore tutto da definire.

Mancini dice no alla Sampdoria: cos'è successo tra l'ex ct e il club

Non sarà dunque Roberto Mancini l'eventuale salvatore della patria doriana. L'ex ct azzurro era stato interpellato nelle scorse ore quale soluzione perfetta per tentare l'impresa disperata di provare a salvare la Sampdoria dalla retrocessione in Serie C, la prima nella sua storia. Ma dopo una notte di ragionamenti e una mattinata di riflessione e di ulteriori contatti con i suoi più stretti collaboratori, Roberto Mancini ha ricontattato al telefono il presidente Matteo Manfredi per comunicargli la sua decisione: è no.

Manfredi lo aveva cercato per proporgli la panchina blucerchiata, chiavi in mano e senza paletti: un'ipotesi che avrebbe dovuto toccare le corde del cuore dell'ex ct azzurro, più che la testa. Ma dopo un consulto con il figlio Andrea, ex direttore sportivo della Samp e con alcuni ex compagni in blucerchiato e amici di sempre come Lombardo, Invernizzi ed Evani, ha maturato la scelta finale. Sofferta ma dettata dalle opportunità del momento, seppur a malincuore, lasciando il posto ad altri candidati che portano principalmente il nome di un solo reale pretendente: Beppe Iachini, amatissimo dalla piazza, ma che la Samp non confermò nell’estate 2012 quando conquistò la promozione in A ai playoff.

Tifosi furiosi, squadra in ritiro segreto per evitare incidenti

Una piazza che oramai è sempre più in fermento e ferocemente in rivolta contro club, dirigenti e giocatori. Nella notte, dopo l'ultima sconfitta rimediata nella trasferta di La Spezia, al Centro sportivo di Bogliasco ma non solo, sono apparse nuove scritte di minacce e di insulti. Una situazione incandescente che ha spinto le autorità a decidere di non rientrare in città, temendo una accoglienza clamorosa da parte di diversi gruppi di tifosi pronti a ricevere a modo loro la squadra. Così da La Spezia si è optato per dirigersi direttamente in ritiro, in una località non resa pubblica, per preparare la prossima sfida, contro il Cittadella, al Ferraris sabato prossimo. Senza Semplici in panchina. Ma anche senza Mancini.

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