Roberto Mancini avverte Zaniolo: “Agli Europei solo se sta bene. Chiesa? Cresciuto tantissimo”
La Nazionale di Roberto Mancini scalpita. Gli azzurri, fermati dalla pandemia così come ogni altra selezione, per dare spazio ai campionati e alle Coppe si apprestano a vivere un lungo tour de force che vedrà ravvicinati – proprio a causa del Covid – un doppio fondamentale appuntamento, Europei e Mondiali. Nei primi, l'Italia è già certa di essere tra le protagonisti, per i secondi tutto è ancora incerto con le qualificazioni da disputare. E il ct azzurro ha fatto il punto della situazione in vista anche di chi potrà esserci e chi rischia.
Tanti i nomi in elenco, di cui moltissimi giovani in ascesa, come Sensi, Chiesa e Zaniolo a centrocampo, tre elementi che Mancini ha fatto suoi nel nuovo progetto azzurro e che attende siano a disposizione in vista degli appuntamenti più importanti. Il romanista è colui che è atteso maggiormente, dopo una intera stagione passata in infermeria a recuperare dall'operazione al ginocchio: "Può ricoprire ruoli diversi, è utilissimo alla squadra" sottolinea Mancini a '90° minuto‘. "Ma lo chiamerò solamente se sta bene altrimenti non lo rischierò. Deve recuperare per bene, bisogna capire come sta recuperando e monitorarlo nelle prossime settimane".
Per uno Zaniolo in attesa, c'è anche un Sensi che stenta più di altri: "E' l'unico" sottolinea il ct riferendosi all'ex Sassuolo oggi all'Inter "che ha avuto più difficoltà e problemi fisici, giocando meno". Dunque, sotto osservazione per le eventuali convocazioni, mentre chi è certo di esserci è lo juventino Federico Chiesa, in crescita costante. "Ha fatto benissimo, sta migliorando tanto" ha detto Mancini che lo inserirà di certo tra i giocatori da cui attingere.
"Abbiamo creato un feeling nuovo con il pubblico, una sensazione diversa. Spero che ci saranno i tifosi durante gli Europei" ha poi evidenziato Mancini ricordando il rinato amore verso la nazionale da parte degli italiani "Il torneo ha un taglio diverso, in giro per l'Europa e un format che oramai non si può modificare. La pandemia ci ha condizionati moltissimo ma mi auguro che si potrà assistere alle gare, come a Roma, all'Olimpico, con il pubblico sugli spalti".