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Roberto Insigne: “Cosa ho detto a Lorenzo? Una cosa in napoletano rivolta a nostra mamma”

Il derby tra Benevento e Napoli è stato speciale per i fratelli Roberto e Lorenzo Insigne. Entrambi in gol, alla fine ha avuto la meglio il capitano che giocava fuori casa ma ha dovuto sudare per raccogliere la quarta vittoria in campionato. “Noi fratelli siamo tutti legati. Cosa gli ho detto dopo il gol? Gli ho detto una cosa in napoletano…”.
A cura di Maurizio De Santis
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La partita speciale dei fratelli Insigne. Nel derby vinto dal Napoli a Benevento ce n'era un altro molto particolare, la partita di Roberto e Lorenzo. L'uno con la maglia dei sanniti, l'altro capitano degli azzurri. L'uno calcia di sinistro, l'altro batte di destro e con quel piede ha disegnato spesso traiettorie magiche con il tiro a giro. Entrambi nati con la maglia dei partenopei addosso. Entrambi in gol al Vigorito. Botta e risposta, alla fine ha avuto la meglio l'Insigne che giocava fuori casa ma ha dovuto sudare per raccogliere la quarta vittoria in campionato: pali (2, centrati da Lozano e Manolas), 2 gol annullati… sembrava un match ‘stregato'. A spezzare l'incantesimo ci ha pensato proprio il ‘magnifico' numero 24 poi è toccato a Petagna chiudere i conti.

Cosa ho detto a mio fratello, Roberto? Gli ho detto che ho fatto gol col suo piede, ossia il sinistro ma stavo scherzando – ha spiegato a Dazn dopo l'incontro -. Le vittorie aiutano a crescere e a vincere ancora, sono contento.

Lacrime di emozione e di gioia. Così Roberto Insigne ha festeggiato la prima rete in Serie A. Walter Mazzarri lo fece esordine in Europa League con la casacca del Napoli e, ironia della sorte, è proprio contro la sua squadra che ha trovato un gol in qualche modo storico. Sì, storico perché a parte 70 anni fa, non era mai accaduto che due fratelli (nel massimo campionato italiano) segnassero nella stessa partita.

Giocare contro mio fratello e con il Napoli, contro la squadra della mia città, è una grande emozione – ha commentato il calciatore del Benevento nel descrivere cosa ha provato e perché la partita fosse speciale -. Avevo paura di fargli male perché è più piccolo fisicamente. Noi fratelli siamo tutti legati. Cosa gli ho detto dopo il gol? Gli ho detto una cosa in napoletano, rivolta a nostra mamma. Vi lascio immaginare…

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