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Roberto Baggio non vede il calcio come Cassano: “Le critiche a Leao? È il destino dei campioni”

Roberto Baggio è completamente in disaccordo con Antonio Cassano circa il valore di Rafa Leao: se per il barese è un sopravvalutato che “ha solo forza fisica e si esalta in un torneo modesto come la Serie A”, per il Divin Codino siamo di fronte a “un campione”.
A cura di Paolo Fiorenza
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Rafael Leao è un giocatore sopravvalutato o un campione? A 24 anni il portoghese del Milan è uno che fa la differenza al livello più alto o solo un velocista con limiti tecnici che sono nascosti dalla caratura complessivamente bassa del campionato italiano? Quest'ultima è l'opinione espressa più volte da Antonio Cassano, che anche recentemente ha fatto a pezzi – davvero senza mezze misure – Leao, ricevendo in cambio dal rossonero la patente di pagliaccio. Chi è di parere completamente opposto a Cassano è Roberto Baggio, che di fuoriclasse se ne intende essendone lui uno degli esemplari più fulgidi nella storia del calcio italiano: per il Pallone d'Oro vicentino siamo senza alcun dubbio di fronte a un campione.

Baggio era presente domenica a Milano, a margine di un evento per un marchio di cerchi in lega di cui brand ambassador. "Le critiche le ricevono sempre i grandi giocatori, quelli da cui ci si aspetta sempre il massimo. Dividere l'opinione pubblica è il destino dei campioni", ha risposto il 57enne tuttora amatissimo quando gli è stato chiesta la sua opinione su Leao e su chi gli contesta di non essere decisivo quando l'asticella si alza.

Insomma per Baggio non c'è dubbio che Rafa Leao sia un campione, il che è l'ennesima dimostrazione che il calcio è materia volubile come poche. Basta recuperare una delle tante frasi dedicate al portoghese da Cassano negli ultimi anni, a partire dall'ultima pronunciata alla Domenica Sportiva ad inizio aprile. "Pensa di essere un fenomeno. Dicono che è forte, che vale… ma vale cosa? Quando giocavo io, che c'erano davvero grandi campioni, non poteva stare nemmeno in squadre che lottavano per il sesto, settimo posto. Leao ha solo forza fisica e si esalta in un torneo modesto come la Serie A. Un campionato farlocco che è senza qualità, senza intensità e senza ritmo".

Nello scorso ottobre, dopo lo 0-0 del Milan in casa del Borussia Dortmund in Champions, il 41enne barese aveva descritto così tecnicamente Leao: "Butta la palla avanti e basta. Poi devi fare la differenza e lui non la fa". E ancora tornando indietro di un anno, nell'ottobre del 2022, Cassano già ci era andato giù duro: "Leao può stare a fare la panchina a Coman e Luis Diaz, gioca con il culo sulla testa e quando penso che possa valere 150 milioni, follia…".

Rafa Leao esulta dopo il gol segnato al Sassuolo
Rafa Leao esulta dopo il gol segnato al Sassuolo

Quello che è certo è che il Milan se lo tiene stretto, col suo contratto fino al 2028. Anche col Sassuolo Leao è stato determinante per le sorti rossonere, segnando il primo dei tre gol della squadra di Pioli. Il suo ruolino di quest'anno dice 13 reti e 12 assist in tutte le competizioni.

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