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Rivoluzione Milan senza la Champions, tanti big in partenza: chi rischia, da Theo a Maignan

Senza gli introiti della Champions League il Milan sarà costretto a rivoluzionare la rosa: tanti big con la valigia in mano, da Maignan a Theo fino a Leao e lo stesso Conceiçao.
A cura di Vito Lamorte
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Rivoluzione Milan senza la Champions League. Potrebbe andare davvero così se la squadra di Sergio Conceiçao non dovesse entrare tra le prime quattro e salutare il massimo torneo continentale almeno per un anno. L'assenza dal grande palcoscenico potrebbe portare all'addio di tanti big dell'attuale rosa del Diavolo: da Maignan a Theo Hernandez fino a Leao e lo stesso Conceiçao, tanti big con la valigia in mano in caso di obiettivo fallito.

Senza gli introiti della Champions potrebbe essere un vero e proprio ribaltone a Milanello che potrebbe riguardare la squadra, l'allenatore e la dirigenza.

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Rivoluzione Milan senza la Champions, tanti big in partenza

Sergio Conceiçao senza la Champions League non sarà confermato e chiuderebbe la sua esperienza al Milan dopo sei mesi. Oltre all'allenatore portoghese, però, ci saranno anche delle valutazioni su alcuni leader della rosa del Diavolo: i primi sulla lista sono Theo Hernandez, Rafael Leão e Mike Maignan ma non è detto che possano essere valutate anche offerte allettanti per altri calciatori che non ha rispettato le attese o che non sono più parte del progetto e si trascinano senza dare il loro contributo.

Si potrebbe aprire una vera e propria rivoluzione nella sessione estiva con tante partenze e numerosi arrivi per provare a ripartire dopo le difficoltà incontrate quest'anno.

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Milan alla ricerca di un ‘dirigente di campo'

Un altro aspetto fondamentale, come riportato dal Corriere dello Sport, riguarda il management e la ricerca di un ‘dirigente di campo' esperto e sempre presente al fianco della squadra. Il Milan è senza direttore sportivo, al momento, ma sono stati fatti diversi nomi per questa posizione: ci sarebbero stati dei sondaggi con Igli Tare e Fabio Paratici ma non vanno sottovalutati i profili di François Modesto e Andrea Berta.

Insomma, una vera e propria rivoluzione in campo e fuori.

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