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Ripresa Serie A, i dubbi dei calciatori: “In campo quando il rischio sarà azzerato”

La Serie A attende il via libera per la ripresa del campionato così da portare a termine la stagione. Non tutti i dubbi sono stati ancora sciolti, tra i calciatori non mancano le perplessità e i timori sia per il rischio di contagi sia per la paura di infortuni. “Vorremmo ricominciare quando il rischio sarà azzerato”, ha ammesso Pezzella della Fiorentina. Nainggolan: “Siamo fermi da 2 mesi”.
A cura di Maurizio De Santis
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La Serie A prova a ripartire. Adesso che la curva dei contagi in Italia è calata, il mondo del calcio attende che dal Governo arrivi il segnale di via libero definitivo per la ripresa del campionato. Quando potrà avvenire? L'auspicio è che la data in calendario sia quella ipotizzata da Lega e Figc, ovvero entro la metà di giugno con la possibilità di terminare il torneo (se tutto andrà bene) a fine luglio. Agosto, secondo le determinazioni della Uefa, dovrebbe essere il mese dedicato alle Coppe (Juventus e Napoli in Champions, Roma e Inter in Europa League).

Come arriveranno le squadre al nuovo fischio d'inizio? La condizione atletica non può essere certamente accettabile, considerati i due mesi di inattività eccezion fatta per sedute di allenamento personale, svolte in palestra a casa oppure in giardino (per chi ne ha avuto l'opportunità). Non è solo il rischio di contagio a preoccupare i calciatori ma anche l'incolumità fisica perché farsi male, subire infortuni oppure traumi peggiori a causa del surplus d'impegni a cui saranno chiamati in caso di ripartenza (la stima è giocare per 3 volte a settimane).

German Pezzella e Radja Nainggolan lo hanno confessato nel corso delle dirette Instagram. Nel colloquio con il giornalista sudamericano, Daniel Arcucci, il difensore argentino della Fiorentina, ha spiegato tutte le proprie perplessità:

Dal 18 maggio in poi dovremo stare chiusi dentro un hotel come fosse un bunker prima di capire se sarà decisa la ripresa del campionato. Vorremmo ricominciare quando il rischio sarà azzerato. Abbiamo delle famiglie come tutti e ci pensiamo…

Sulla stessa lunghezza d'onda è anche il centrocampista del Cagliari. Su Instagram il "ninja" pone l'accento anche sull'aspetto fisico e sullo stato di forma comprensibilmente compromesso.

Personalmente sto bene ma c'è un aspetto importante che molti stanno sottovalutando: come si tornerebbe a giocare. Di solito in estate stiamo fermi soltanto per un mese, un mese e mezzo e poi riprendiamo ad allenarci in ritiro. Adesso invece siamo stati bloccati già per due mesi e c’è ancora tempo davanti, pensate a come torneremo in campo…

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