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Pogba positivo al doping, le ultime news

Rinviate le controanalisi di Pogba dopo la positività al testosterone: il suo perito non c’è

Paul Pogba si doveva sottoporre alle controanalisi dopo la positività al testosterone il prossimo 20 settembre. Una data che invece non sarà rispettata poiché il suo perito è indisponibile quel giorno.
A cura di Fabrizio Rinelli
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La positività al testosterone riscontrata a Paul Pogba in seguito a un controllo antidoping lo scorso 20 agosto, in occasione di Udinese-Juventus, ha scosso fortemente l'ambiente bianconero. Il club pensava di essersi lasciato alle spalle tutte le problematiche giudiziarie che hanno compromesso nettamente la scorsa stagione e invece ora si ritrova a fare i conti con una nuova vicenda spinosa. È arrivata infatti la sospensione in via cautelare del calciatore, da parte del Tribunale Nazionale Antidoping e il club ha preso del tempo e si riserva di prendere una decisione ufficiale sul giocatore solo in seguito, ovvero dopo le controanalisi chieste dallo stesso giocatore e che si sarebbero dovute effettuare il 20 settembre.

Già, perché come se non bastasse anche in questo caso Pogba dovrà attendere. L'Ansa ha infatti rivelato come il test per le controanalisi sia stato rinviato al 5 ottobre per indisponibilità del perito del giocatore. Un ulteriore intoppo che fa slittare ancora qualsiasi tipo di ipotesi sulla vicenda e che allontana ulteriormente il Polpo dal campo da gioco. La scorsa stagione era già stata da dimenticare per il francese con l’operazione al ginocchio inizialmente rinviata e il lento recupero. I mondiali saltati, le prove di rientro e le ricadute. Adesso il test antidoping positivo. Le controanalisi serviranno per eventualmente ascoltare la difesa del giocatore e capire quale sarà la decisione ufficiale sul giocatore.

Pogba ora dovrà attendere il 5 ottobre prima di conoscere ufficialmente il suo destino.
Pogba ora dovrà attendere il 5 ottobre prima di conoscere ufficialmente il suo destino.

Gli scenari sono tre: archiviazione, patteggiamento o processo davanti al tribunale nazionale dell’antidoping.  Nel caso di condanna le pene previste sono la squalifica fino a due anni, che potrebbero anche raddoppiare "se la violazione delle norme antidoping riguarda una sostanza vietata specificata e l’Organizzazione Antidoping è in grado di dimostrare che la violazione è intenzionale". La condanna o l'assoluzione potrebbe poi essere oggetto di ricorso al Tas di Losanna. L'ultimo episodio di questo tipo ha riguardato Palomino dell'Atalanta poi assolto. La linea difensiva di Pogba dovrebbe basarsi sul concetto di "non consapevolezza"da parte del giocatore nel violare le norme anti doping e sulla "non conoscenza" delle caratteristiche vietate del prodotto assunto. Il giocatore si appiglia a questo sperando che possa bastare per farlo assolvere.

Tutto dipenderà però dall'esito delle controanalisi che potrebbero anche clamorosamente ribaltare tutto, anche se sembra un'ipotesi molto difficile. Al 20 settembre, quando erano originariamente previste in calendario, si è però passati ora al prossimo 5 ottobre, al laboratorio dell'Acqua Acetosa a Roma. In questi casi richiedere un rinvio rientra nel diritto della difesa ed è il primo passo per provare la non colpevolezza basandosi sull'errore di laboratorio. Il mondo sembra crollare dunque su Paul Pogba che nel frattempo nella giornata di oggi si presenterà nell’ufficio dei giudici istruttori del tribunale di Parigi per l'udienza del procedimento che vede accusati il fratello Mathias insieme ai suoi presunti ricattatoriper “tentata estorsione e associazione a delinquere”. Un'altra vicenda in un anno del tutto tormentato per Pogba.

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