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Rigore enorme negato al Napoli contro il Barcellona, l’arbitro vede tutt’altro: la moviola

All’ottavo del secondo tempo, sul punteggio di 2-1 per il Barcellona, il difensore Cubarsì ha commesso un fallo su Osimhen in area di rigore. Per l’arbitro però il fallo non c’era.
A cura di Alessio Morra
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Nel secondo tempo di Barcellona-Napoli c'è stato un episodio che ha fatto molto discutere e che lascia grossi dubbi, oltre che rimpianti ai partenopei. Perché l'arbitro Makkelie non ha giudicato falloso un contatto tra Cubarsì e Osimhen, che è stato toccato sul piede nell'area di rigore dei catalani.

Una partita davvero bella quella tra Barcellona e Napoli. Nel primo tempo i gol sono tre, due li realizzano i padroni di casa. Il Napoli ha l'obbligo di rimontare e gioca con forza e coraggio e al 51′ va all'attacco. Si cerca sempre Osimhen. Il nigeriano viene lanciato, è in area, punta la porta, seppur da posizione defilata, Cubarsì, giovanissimo difensore classe 2007, per una volta è superato dal numero 9 dei partenopei, che viene colpito, o meglio toccato sul piede. L'arbitro lascia correre, concedendo solo un corner al Napoli.

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Di Lorenzo e compagni protestano, mentre Osimhen è a terra. Si pensa che al VAR stiano rivedendo le immagini del contatto in area. Ma forse non è così. Perché la sensazione è che Makkelie non abbia avuto l'ausilio del VAR. In questi casi può bastare anche solo il giudizio del direttore di gara che era vicino e che non ha giudicato falloso il contatto.

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Riguardando le immagini si vede bene che Cubarsì tocca il piede di Osimhen e a norma di regolamento il rigore ci poteva stare eccome, Makkelie poteva giudicare falloso quel tocco. Rimarrà un grande rimpianto per il Napoli, considerato che il punteggio era di 2-1 sul Barcellona.

Nella partita non ci sono stati poi altri grossi casi arbitrali. La gestione dei cartellini è forse rivedibile, qualche giallo di troppo nella ripresa, mentre nella prima frazione Makkelie ha lasciato maggiormente correre.

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