Richarlison e la ramanzina di Conte dopo il Milan: “Mi ha rimproverato per due ore davanti a tutti”
La prima avventura di Richarlison con la maglia del Tottenham non si è conclusa come il brasiliano si aspettava: in tutta la stagione ha segnato appena 3 gol, di cui soltanto uno in Premier League. Un bottino davvero misero per un giocatore pagato dagli Spurs circa 60 milioni di euro per rinforzare l'attacco.
Uno dei momenti salienti dello scorso anno è stato senza dubbio lo scontro a distanza con Antonio Conte, allora ancora alla guida del club. L'attaccante ha ripercorso quei momenti ai microfoni del podcast Que Papinho che lo ha ospitato per una puntata speciale, dove ha svelato i retroscena di quel battibecco così acceso.
Tutto è cominciato dopo la partita di Champions League contro il Milan che ha sancito l'eliminazione degli Spurs. Nel nervosismo generale il brasiliano ha attaccato il suo allenatore criticandolo aspramente per i pochi minuti concessi in campo: "Io sono un professionista, lavoro tutti i giorni. Voglio giocare! Questa stagione è stata una m***a perché non ho minuti e ho anche subito un infortunio".
Parole che ad oggi Richarlison non ripeterebbe, come confessato durante il podcast: "Ho sbagliato a concedere un'intervista in cui chiedevo di giocare di più. Più tardi, mi sono scusato e ho detto che poteva punirmi". La punizione ovviamente è arrivata, non prima dell'accesa risposta del suo allenatore: "Ha detto che la sua stagione è stata una m***a e ha ragione. La sua stagione non è stata buona perché ha avuto molti infortuni".
La questione però non è andata avanti soltanto a favore di telecamera. Il giocatore infatti ha rivelato che, dopo la sua infelice uscita, ha subito una ramanzina durata quasi due ore all'interno dello spogliatoio, davanti ai suoi compagni: "Ha risposto che era il capo e ha continuato a dimostrarmelo. Ha passato quasi due ore a rimproverarmi davanti a tutti in una riunione di squadra".