Ricci è secondo al mondo quando è sotto pressione: solo un altro centrocampista è meglio di lui
Cosa hanno in comune il Torino sorprendentemente primo in classifica in Serie A dopo cinque giornate e l'Italia che altrettanto sorprendentemente è risorta dopo i fallimentari Europei battendo la Francia a casa sua e poi Israele in Nations League? La risposta è Samuele Ricci, titolare imprescindibile sia per Vanoli che per Spalletti. Il 23enne centrocampista in questo inizio di stagione ha giocate tutte le partite dal 1′, sia nel club granata che con la nazionale azzurra, con la sola eccezione del riposo accordatogli nell'ultimo match di Coppa Italia perso con l'Empoli, quando è entrato nel secondo tempo. La crescita di Ricci è così clamorosa che il ragazzo di Pontendera si è inserito in un discorso che riguarda i migliori al mondo nel suo ruolo: secondo uno studio del CIES, Samuele è il secondo centrocampista del pianeta "sotto pressione". Davanti a lui c'è solo il totem Joshua Kimmich, del Bayern Monaco.
La premessa dell'analisi è che "un giocatore è considerato sotto pressione – spiega l'Osservatorio internazionale sul calcio – quando è in possesso di palla e almeno un giocatore avversario vicino a lui sta cercando di recuperare la palla o di limitare le sue opzioni. Per ogni situazione, SkillCorner (chi fornisce i dati in questione al CIES, ndr) determina l'intensità della pressione considerando la velocità dei giocatori che la applicano, la loro distanza dal giocatore in possesso e l'angolazione del loro movimento".
Samuele Ricci secondo centrocampista al mondo "sotto pressione": solo Kimmich meglio di lui
Ebbene, numeri alla mano, Ricci ha pochissimi eguali al mondo, anzi per la precisione soltanto uno: il poliedrico Kimmick del Bayern, ormai stabilmente centrocampista nella mediana a due di Kompany al fianco del giovane Aleksandar Pavlovic. Il 29enne Kimmich svetta in cima alla classifica stilata dal CIES, con una percentuale del 95,8% nel riuscire a mantenere il possesso del pallone per la sua squadra quando si trova sotto pressione. Alle sue spalle c'è appunto Ricci, col tasso comunque altissimo del 92,5%, mentre terzo si classifica il brasiliano del Tigres UANL Rafael Carioca (92,2%). Seguono Tchouameni del Real Madrid (92%), Dorgeles del Nordsjaelland (92%) e Zaire-Emery del PSG (91,9%).
Nella Top 10 c'è un altro giocatore della Serie A, Stanislav Lobotka del Napoli, un altro osso durissimo quando si tratta di togliergli il pallone anche quando è braccato selvaggiamente: il pilastro della mediana azzurra e della nazionale slovacca è nono con la percentuale del 90,8%. Appena fuori dai primi dieci il 20enne francese del Verona Reda Belahyane, 12simo col 90,1%. Non sono presenti altri calciatori del campionato italiano nei primi 100.