Riccardo Montolivo: “Ricordo Italia-Spagna contro Xavi e Iniesta, faticavamo anche a toccare palla”
Stasera c'è Italia-Spagna, il match clou del Gruppo B che dovrà dire quali siano le reali chances degli Azzurri di Spalletti contro una delle più forti Nazionali degli Europei. Una sfida che potrà regalare anche il passaggio agli ottavi di finale del torneo con un turno d'anticipo e che regalerà sicuramente forti emozioni. Di questo avviso è Riccardo Montolivo, nuovo talent di Sky che farà il suo debutto al commento tecnico proprio alle 21:00, per Italia-Spagna.
L'ex centrocampista di Fiorentina, Milan e Nazionale è intervenuto a poche ore dall'inizio della gara di Gelsenkirchen ai microfoni di Fanpage.it spiegando come l'Italia dovrà scendere in campo per poter vincere la partita: "Carattere, spirito di gruppo e compattezza, così si può battere questa Spagna". Una Spagna che Montolivo affrontò (e segnò il suo primo gol in Nazionale) nel suo periodo migliore, nel 2012 quando le Furie Rosse imperversarono in lungo e in largo: "Erano imbattili, una formazione irrepetibile. Si faceva fatica semplicemente a toccare il pallone. Ma pensando a stasera, rimetterei volentieri gli scarpini e tornerei subito in campo".
Questa sera Italia-Spagna è una partita speciale anche per lei che la commenterà in TV
Sì, sono contento di entrare nella famiglia di Sky anche perché sono tre anni che sto facendo oramai questo tipo di mestiere e questa sera avrò un esordio importante. In una partita fondamentale soprattutto per l'Italia.
Com'è stato il passaggio tra il campo e il microfono?
Sono rimasto sempre all'interno del calcio e quindi ho vissuto il passaggio tra il calcio giocato e il resto abbastanza in fretta e senza traumi particolari. Ovviamente se penso alla partita di questa sera mi viene una voglia matta di prendere gli scarpini e scendere di nuovo in campo. Ma in generale non ho più questa nostalgia della partita.
Lei ha affrontato la Spagna nel 2012, come si giocano queste partite?
C'è da considerare intanto che la Spagna che abbiamo affrontato noi nel 2012 era una squadra praticamente irripetibile. Imperversava ovunque, con due europei e un mondiale vinti. Era più dominante, stracolma di campioni.
E come vi preparavate a queste sfide?
Io mi ricordo che si faceva fatica solamente a toccare il pallone… Quel centrocampo contro cui siamo scesi in campo era straordinario. C'erano i migliori, tutti insieme: Iniesta, Xavi, Xabi Alonso, David Silva, Fabregas, Jordi Alba… inarrivabili.
E questa sera?
Questa Spagna è decisamente diversa. Gioca in verticale ma sa anche aspettare nella propria metà campo e poi gestire le partite. Lo abbiamo visto nel debutto agli Europei contro la Croazia, per cui vedremo che partita uscirà contro l'Italia.
Cosa dovranno fare gli Azzurri per essere all'altezza?
L'Italia dovrà dimostrare di essere all'altezza della situazione e può farlo perché ha talento. Ma dovrà fare della compattezza e del gruppo l'elemento in più per provare a vincere. Oggi, per fortuna, forse è un po' più facile affrontare questa Spagna ad armi pari.
E le altre Nazionali agli Europei, chi l'ha più convinta?
La Francia senza dubbio è la squadra con più talento: ha praticamente due squadre complete a disposizione e potrebbe arrivare in finale con la squadra A e la squadra B. Ma poi tutto questo talento bisogna farlo esprimere nel migliore dei modi e non è sempre matematico. Bene anche l'Inghilterra.
Gli inglesi potrebbero pagare lo scotto delle recenti delusioni?
Vedendoli all'opera un po' contratti, forse potrebbero cadere nella paura di vincere dopo le sconfitte recenti, ma hanno ottime chance di proseguire nel torneo.
E i padroni di casa della Germania?
La Germania mi ha francamente sorpreso in positivo: la vedo un po' più avanti rispetto alle precedenti apparizioni. I tedeschi al momento fanno davvero paura e hanno un po' di elementi a proprio favore che potrebbero via via trascinarli: il tifo, gli stadi, l'ambiente. Ma soprattutto si è dimostrata una Nazionale già pronta e a suo modo quasi perfetta.
Delusioni, invece?
Il Belgio decisamente, che meriterebbe un discorso a parte perché è davvero una Nazionale stracolma di talento e campioni eppure non è mai riuscito a incanalarli nel momento giusto nella direzione giusta. Per loro potrebbe essere davvero un'ultima chiamata come per la Croazia che devo dire che non mi era dispiaciuta al debutto, ma alla fine hanno bisogno di un cambio generazionale: contro l'Albania hanno mostrato tantissima fatica.