Reyna rivolta lo spogliatoio degli Stati Uniti e smaschera il Ct: “Devastato dalle sue parole”
Gli Stati Uniti d'America stavano costruendo qualcosa di importante durante questi Mondiali in Qatar. L'accesso agli ottavi di finale aveva illuso il popolo a stelle e strisce, felice di vedere finalmente il soccer americano a un livello assolutamente inaspettato. L'Olanda però ha spazzato via tutti i sogni della nazionale del Ct Berhalter che però nelle ultime ore è finito nella bufera. A tutti aveva sorpreso lo scorso impiego in squadra di Gio Reyna, autentico gioiellino in forza al Borussia Dortmund. Dietro a quella decisione di non farlo giocare con continuità date le sole due presenze per un totale di 52′ minuti totalizzate in 7′ contro l'Inghilterra e 45 contro l'Olanda restando in panchina contro Galles e Iran, c'era una presa di posizione da parte dello stesso Ct.
Berhalter aveva visto una mancanza di rispetto da parte di Reyna nell'amichevole pre-Mondiale, accusato di scarso impegno. Ammissione fatta anche dallo stesso Commissario Tecnico al Summit sulla Leadership Morale dell'Istituto HOW: “In Qatar avevamo un giocatore che chiaramente non soddisfaceva le aspettative dentro e fuori dal campo – aveva dichiarato – Era uno dei 26 giocatori. Come staff, ci siamo seduti insieme per ore a decidere cosa avremmo fatto con questo giocatore. Eravamo pronti a prenotare un biglietto aereo per tornare a casa. Il giocatore successivamente si è scusato e da quel giorno non ci sono stati problemi con questo giocatore". Senza pronunciare il suo nome, poco dopo è stato lo stesso Reyna ad uscire allo scoperto e autodenunciarsi rivelando di essere lui il giocatore in questione.
"Non è molto importante chi fosse – ha aggiunto poi Berhalter a ESPN – La cosa importante è che il gruppo avesse degli standard molto chiari ed erano pronti a comunicare se i comportamenti non fossero stati rispettati". Ma a quel punto la frittata era fatta e allora Reyna ha deciso di sfogarsi sui social con un post sul proprio account Instagram. "Speravo di non commentare le questioni della Coppa del Mondo – ha spiegato il giocatore – Sono convinto che le cose che accadono in una squadra debbano rimanere private. Detto questo, sono state fatte affermazioni che riflettono sulla mia professionalità e carattere, quindi sento il bisogno di fare una breve dichiarazione".
A quel punto Reyna esce allo scoperto e spiega tutto nel dettaglio: "Poco prima dei Mondiali, il coach Berhalter mi ha detto che il mio ruolo al torneo sarebbe stato molto limitato – ha detto l'attaccante – Ero devastato. Sono una che gioca con orgoglio e passione. Il calcio è la mia vita, e credo nelle mie capacità. Mi aspettavo e volevo disperatamente contribuire al gioco di un gruppo di talenti".
Reyna però è rimasto fortemente scottato da quanto accaduto e dalle parole del suo Ct: "Ho lasciato che le mie emozioni prendessero il sopravvento su di me e influenzassero il mio comportamento per qualche giorno dopo aver appreso del mio ruolo limitato – ha spiegato – Mi sono scusato con i miei compagni di squadra e coach per questo, e mi è stato detto che ero stato perdonato. Successivamente, ho scrollato la mia delusione e ho dato tutto quello che avevo dentro e fuori dal campo".
L'attaccante del Borussia Dortmund però non si spiega perché ancora si parli di questo argomento: "Sono deluso dal fatto che si parli ancora di questo ed estremamente sorpreso che chiunque nello staff della squadra maschile degli Stati Uniti possa farlo. Coach Berhalter ha sempre detto che i problemi che si presentano in squadra rimarranno ‘in casa'". Ma in realtà così non è stato e Reyna ha creato un autentico caso in casa States.
