Retegui ha ricevuto due consigli da Spalletti per giocare nella sua Italia: “Gli sono grato”
La copertina della serata dell'Italia negli Stati Uniti è tutta di Mateo Retegui: con la sua doppietta gli Azzurri superano il Venezuela in un'amichevole piena di errori, ma che ha regalato a Luciano Spalletti certezze importanti sulle quali lavorare in vista dei prossimi Europei. La Nazionale è chiamata a difendere il titolo continentale e sembra finalmente aver posto fine al suo problema con i numeri 9, l'incognita che l'aveva accompagnata anche durante Euro 2020. L'attaccante del Genoa ha riempito quel vuoto con 4 gol segnati dall'inizio del 2023, numeri che lo candidano come attore principale della prossima competizione.
All'inizio nessuno si sarebbe aspettato che il giocatore riuscisse a ritagliarsi uno spazio così importante all'interno della Nazionale, ma grazie all'arrivo di Spalletti è cresciuto sempre di più. È proprio il commissario tecnico il suo principale maestro, l'artefice di un esperimento che potrebbe regalare all'Italia un centravanti affidabile e un punto di riferimento importante per tutta la squadra.
Ai microfoni di SkySport subito dopo la partita Retegui ha raccontato com'è andata la sua serata da grande protagonista, ma soprattutto ha rivelato i preziosi consigli che Spalletti gli regala a ogni allenamento. Le basi su cui si fonda l'ex allenatore del Napoli sono solide e al suo attaccante chiede soltanto due cose: "Attaccare la profondità e giocare con tranquillità, oggi mi ha dato la fiducia di giocare e sono contento di esser qua".
Il compito è stato svolto benissimo dall'italo-argentino che rischiava anche di finire fuori dalle convocazioni dopo l'infortunio. Il ct ha voluto dargli fiducia ed è stato ripagato con una doppietta che infonde fiducia nel futuro in vista dell'Europeo: "Per me è importante essere qua, dopo l'infortunio è stato difficile ottenere fiducia. Sono grato la mister a ai compagnia, anche a quelli del Genoa".
Simbolico è anche il fatto di aver giocato nello stadio di Leo Messi, un idolo per Retegui che è nato e cresciuto in Argentina proprio sotto la sua ombra. Il fatto di aver calcato lo stesso campo della Pulce non gli ha fatto tremare le gambe e anche dopo i due gol l'attaccante ha mantenuto i piedi ben saldi per terra e la testa fissa solo alla prossima partita: "Sì, mi ha fatto un buon effetto giocare nello stadio di Messi. Ora dobbiamo pensare all'Ecuador, poi penserò al Genoa. Per me è un onore giocare qui dove giocano Messi e Suarez, miei idoli da bambino".