Retegui già canta l’Inno di Mameli e segna sempre: Mancini ha pescato bene per l’Italia
Neanche nei suoi sogni più sfrenati e in quelli di chi lo ha voluto al centro dell'attacco dell'Italia, Mateo Retegui poteva immaginare di iniziare così bene la sua militanza nella Nazionale che lo ha accolto, lui argentino di nascita col nonno materno originario di Canicattì in Sicilia. Due partite e già due gol per il 23enne attaccante del Tigre, che ha dimostrato di essere una sentenza sotto porta quando gli capita il pallone giusto.
Anche contro Malta, secondo impegno per l'Italia nelle qualificazioni ai prossimi Europei dopo la sconfitta con l'Inghilterra, Retegui ha gonfiato la rete, realizzando il primo gol degli azzurri, di testa su calcio d'angolo battuto da Tonali.
È un bomber vero Mateo, sente la porta, annusa la chance di metterla dentro: certe cose non si possono insegnare e le si nota subito. Lo ha fatto Roberto Mancini, che sembra aver compiuto una pescata davvero pazzesca andandosi a prendere il capocannoniere dell'ultimo campionato argentino, snobbato dall'Albiceleste.
Ragazzo sveglio Retegui, che pur non parlando ancora italiano ha capito che sarebbe stato bello farsi vedere mentre cantava il nostro inno nazionale prima del fischio d'inizio del match di Malta. E allora, quando le telecamere lo hanno inquadrato dopo Romagnoli, ecco che Mateo ha intonato la prima strofa dell'Inno di Mameli: "Fratelli d'Italia, l'Italia s'è desta".
Retegui ha imparato subito l'inno italiano, mentre i gol se li porta da casa: tra la scorsa stagione e quella appena cominciata ha realizzato 29 reti in 51 presenze, cui aggiungere le due messe a segno con la maglia dell'Italia nelle prime due gare in azzurro. Il suo cartellino è di proprietà del Boca Juniors, ma il Tigre dov'è in prestito ha il diritto di riscatto per una cifra davvero bassa e potrebbe fare una plusvalenza mostruosa, visto che ora l'attaccante di San Fernando è finito nel mirino di alcune squadre europee, tra cui Milan e Inter.