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Repice: “Materazzi segna al 19’ nel 2006 e Camoranesi pensa già ai rigori: Cannavaro è sorpreso”

Francesco Repice ha raccontato un retroscena sulla finale dei Mondiali 2006 che gli ha raccontato lo stesso Camoranesi. E tira in ballo anche Max Allegri.
A cura di Marco Beltrami
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Francesco Repice con la sua voce riesce a trasferire alla perfezione le emozioni del campo. Il giornalista, popolare radiocronista Rai, è intervenuto nel podcast "Centrocampo" mettendo a disposizione degli ascoltatori la sua esperienza nel calcio. Ne sono venuti fuori anche degli aneddoti interessanti, come quello relativo ai memorabili Mondiali 2006 e in particolare alla finale tra Italia e Francia vinta dagli azzurri ai calci di rigore.

Repice racconta il retroscena sulla finale dei Mondiali 2006, cosa successe dopo il gol di Materazzi

Impossibile dimenticare quella notte magica all'Olympiastadion di Berlino. Una serata iniziata male con il gol di Zinedine Zidane a spaventare la Nazionale. Ci pensò Marco Materazzi, con un colpo di testa a pareggiare i conti. Una rete decisiva che avrebbe poi portato la sfida ai calci di rigore. Durante l'esultanza del difensore c'era chi aveva già previsto tutto, ovvero Camoranesi. Repice ha raccontato: "Quando fa gol Materazzi, che tutti saltano addosso, Materazzi guarda in cielo con le due dita. Da un'altra parte, più spostato, c'è Camoranesi con le mani così (aperte quasi a richiamare l'attenzione, ndr), mentre vuole spiegare qualcosa, che va da Cannavaro".

Camoranesi aveva previsto tutto, il messaggio a Cannavaro

In pratica l'ex centrocampista si ero reso conto della forza degli avversari, e aveva già intuito che la soluzione giusta per vincere sarebbe stata quella di allungare la sfida fino ai penalty: "Come a dire, ‘guarda adesso portiamola ai rigori', perché io me lo sono fatto dire poi. E lui quello gli stava dicendo, portiamola ai rigori perché così sono più forti. "Portiamola ai rigori. Oh mi hai sentito, è Cannavaro che lo ascolta".

Nonostante fosse il 20′ del primo tempo, Camoranesi aveva capito tutto. Una situazione che fotografa il fatto che alcuni calciatori hanno una marcia in più. Per questo Repice tira in ballo anche Massimiliano Allegri: "Sono i giocatori che cambiano l'andamento di una partita, di una storia, perché hanno troppo pallone nella testa. Sanno già quello che sta accadendo in campo. Vedono avanti. Perché ci sono le categorie, come dice il mio amico Massimiliano Allegri. Ci sono le categorie. Non c'è niente da fare. Ci sono dei calciatori, che vincono prima di entrare in campo. Perché sanno benissimo cosa sta succedendo. Sanno benissimo come si metterà la partita, ma ci sarà un motivo. Perché vincono. Perché non sono solo forti nei piedi, sono forti qua (indicandosi la testa, ndr)".

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