Renzo Ulivieri: “La stagione va finita, anche a costo di giocare in agosto”
Dopo le voci del presidente federale Gravina e del presidente dell'Assocalciatori Damiano Tomasi, anche Renzo Ulivieri ha analizzato il difficile momento che sta vivendo il nostro paese e lo sport più amato dagli italiani: "Quello che sta accadendo in Italia, e non solo, è come un film horror. Incredibile e indecifrabile. Quando ripartirà il calcio? Non si sa ancora nulla".
"Bisogna aspettare le direttive dal governo, ma soprattutto da chi ne sa di più, ovvero i medici – ha spiegato Ulivieri – La sensazione, sentendo cosa ci dicono i medici, e che si potrà riprendere ai primi di maggio. E speriamo sia così. Ci vogliono più di tre settimane per superare la crisi più difficile. Dopo il picco, allora, le cose andranno meglio. Ma sarà un miglioramento graduale. Non facciamoci illusioni".
L'idea di Ulivieri
Nell'intervista concessa a ‘Leggo', l'ex allenatore e oggi presidente dell’Associazione Italiana Allenatori, auspica comunque una ripresa della stagione calcistica: "I campionati sono da portare a termine, anche a costo di finire la stagione ad agosto. L'ipotesi playoff o playout? Lasciamo perdere il discorso, non ha senso. Il rinvio di Euro 2020 mi sembra inevitabile, se vogliamo chiudere la stagione regolarmente".
Nell'imminente riunione che l'Uefa farà con i responsabili di tutte le leghe europee, verrà presa una decisione anche per il restante calendario delle due principali competizioni continentali: la Champions League e l'Europa League. "Vanno terminate assolutamente anche quelle – ha aggiunto Ulivieri – E non sono affatto d’accordo con la Uefa che vuole far disputare una gara secca in campo neutro per Inter-Getafe e Roma-Siviglia. Le due sfide vanno disputate come le altre: andata e ritorno".
