Reggiana, focolaio Covid: nonostante i 29 positivi la Lega non ha ancora rinviato la gara di Salerno
Salernitana e Reggiana dovrebbero andare in campo domani pomeriggio allo stadio ‘Arechi' di Salerno, per la sfida valevole per la sesta giornata del campionato cadetto. Il condizionale è però d'obbligo, dato che la situazione in casa degli emiliani è davvero drammatica con ben 29 componenti della prima squadra positivi al Coronavirus. Dopo aver di fatto dichiarato di voler rinunciare alla trasferta, con il rischio anche di perdere a tavolino il match, la Reggiana sta dunque aspettando una risposta dalla Lega di Serie B in merito al rinvio della partita: decisione che sta però tardando ad arrivare.
Di fronte a questa situazione difficile e surreale, il tecnico della Reggiana si è sfogato con un lungo post pieno di rabbia pubblicato sul suo profilo Facebook: "Stiamo vivendo ore paradossali: parlo dal mio letto, dopo 12 giorni di quarantena, e domani dovrei essere in panchina a Salerno – ha scritto Massimiliano Alvini – Nella mia stessa situazione si trovano altri 22 calciatori e 6 componenti del mio staff tecnico. Ritengo vergognoso che la Reggiana, vittima di questa situazione, non abbia ancora avuto risposte per il rinvio della partita di calcio di Serie B".
"Vista la straordinarietà del caso e la drammaticità del momento storico, mi sembra inconcepibile e incomprensibile che il Presidente della Lega B, al di sopra di ogni interesse di parte, non abbia ancora deciso di rinviare a data da destinarsi la partita Salernitana-Reggiana. Personalmente, credo che una decisione diversa andrebbe contro i principi di lealtà sportiva e lo spirito di solidarietà tipici delle società di calcio. Questo atteggiamento sarebbe fondamentale per superare le criticità del momento e salvaguardare il calcio in Italia – ha aggiunto l'allenatore della Reggiana – Mi auguro vivamente che le istituzioni sportive abbiano la lucidità e il buon senso di risolvere questa situazione. Il calcio ha bisogno di questo".