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Recoba torna al Nacional Montevideo: sarà il direttore delle relazioni internazionali

L’ex attaccante di Inter, Venezia e Torino, che ha chiuso la sua carriera da calciatore proprio in Uruguay, è stato assunto dal Nacional di Montevideo per ricoprire un ruolo importante: quello di ‘Direttore delle Relazioni internazionali’. “Farò il possibile per aiutare la società a crescere”, ha dichiarato Recoba durante la sua presentazione.
A cura di Alberto Pucci
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Soltanto pochi giorni fa aveva lanciato un misterioso messaggio attraverso il suo profilo Twitter: "Sto pensando di tornare". Una dichiarazione che aveva mandato in fibrillazione i suoi numerosi tifosi uruguaiani. Nelle ultime ore è così arrivata la risposta alla domanda che tutti si erano fatti: Alvaro Recoba ha deciso di tornare da dove tutto è partito. L'ex attaccante di Inter, Venezia e Torino è infatti stato assunto dal Nacional Montevideo, per sedersi ad una scrivania e ricoprire un ruolo importante: quello di ‘Direttore delle Relazioni internazionali'.

"Ho sempre detto che mi sarebbe piaciuto collaborare con il club – ha spiegato Recoba, durante la presentazione – Sono motivato e stiamo cercando di fare le cose al meglio. Farò il possibile per aiutare la società a crescere". Il nuovo incarico suggella dunque il suggestivo ritorno all'ovile. Con la squadra di Montevideo, Recoba ha infatti giocato nel '96-'97, prima di trasferirsi in Italia e vestire la maglia nerazzurra, e dal 2011 al 2015 quando decise di tornare a casa per chiudere la sua straordinaria carriera.

Il ritiro dalle presidenziali del club

Rimasto sempre attaccato al cordone ombelicale del club di Montevideo, Recoba fino a due anni fa pensava addirittura di candidarsi come presidente della società uruguaiana: "Sin dal momento in cui ho smesso di giocare, ho pensato che il posto migliore per prendere decisioni per il club fosse da presidente – spiegò in un'intervista concessa nel suo paese nel 2018 – Mancano tanti mesi a dicembre ma mi sto preparando per fare il possibile per ottenere la presidenza della società". Un'idea che poi l'ex attaccante nerazzurro non portò fino in fondo, mettendo da parte il sogno di ricoprire il prestigioso ruolo.

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