Real Madrid, minuto di raccoglimento per commemorare le vittime del coronavirus
Calciatori e staff tecnico del Real Madrid erano sistemati in cerchio, in silenzio e a capo chino, con le mani incrociate dietro le spalle. Prima dell'allenamento i "blancos" hanno osservato un minuto di raccoglimento in memoria delle vittime contate in Spagna da quando è scoppiata l'emergenza sanitaria per i contagi da coronavirus. Sono 29 mila e rotti le morti causate dalla diffusione del morbo nel giro di un paio di mesi mentre i casi di persone positive – secondo le ultime stime ufficiali dichiarato dalle autorità iberiche – hanno superato quota 236 mila.
A Valdedebas le "merengues" (e tutti i membri dello storico quartier generale del club) hanno reso omaggio a chi non ce l'ha fatta e al dolore dei loro cari. Un gesto simbolico che la società ha mostrato in un breve video pubblicato sui social network. Sessanta secondi, un'inezia. Ma con una forte carica emotiva per quanto accaduto in Spagna, per l'evoluzione della situazione e per i rischi che ancora non sono azzerati del tutto. Poco dopo il Real hanno iniziato la seduta di lavoro atletico e tecnico, con i calciatori suddivisi in gruppi e "distanziati" come previsto dal protocollo della Liga.
Il minuto di silenzio osservato dal Real Madrid era un atto dovuto, sia dal punto di vista morale sia come segnale di profondo rispetto nei confronti del Paese che – come decretato dal governo guidato da Pedro Sanchez – osserverà dieci giorni di lutto nazionale. Si tratta del periodo più lungo mai realizzato e testimonia anche in questo modo lo sforzo delle Istituzioni di uscire in maniera da questi mesi durissimi – che hanno messo a dura prova anche la tenuta economica – per riprendere a guardare al futuro. Ecco perché oltre 14.000 edifici pubblici e le navi della Marina spagnola avranno le bandiere a mezz'asta fino al prossimo 5 giugno.