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Razzismo, la rabbia di Kevin Prince Boateng: “Sei anni dopo niente è cambiato”

L’ex attaccante del Milan, che nel gennaio del 2013 reagì come Balotelli contro i beceri cori razzisti dei tifosi della Pro Patria, ha commentato attraverso il suo profilo Instagram l’episodio di Verona: “”Sei anni dopo NIENTE è cambiato ma non ci arrendiamo! Continuiamo a combattere TUTTI INSIEME contro il razzismo!”.
A cura di Alberto Pucci
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L'episodio che ha visto protagonisti una parte dei tifosi dell'Hellas Verona e Mario Balotelli, sta continuando a far discutere tutti i tifosi. Dopo il gesto dell'attaccante del Brescia e le parole del capo ultrà gialloblù, che hanno avuto un forte reverbero anche al di fuori del nostro paese, nelle ultime ore è arrivata anche la testimonianza di chi per primo ha voluto compiere un gesto forte contro il dilagante fenomeno del razzismo negli stadi italiani.

Attraverso il suo proflo Instagram, Kevin Prince Boateng ha infatti commentato il brutto pomeriggio di Verona e postato un breve filmato di quel 3 gennaio 2013 quando l'allora attaccante del Milan reagì proprio come Balotelli, fermando il pallone e calciandolo contro quella parte dei tifosi della Pro Patria che lo stavano continuamente insultando.

La reazione di Boateng

"Sei anni dopo NIENTE è cambiato ma non ci arrendiamo! Continuiamo a combattere TUTTI INSIEME contro il razzismo!", ha scritto il giocatore della Fiorentina sul suo account ricevendo non solo gli applausi di molti suoi follower, ma anche quelli dello stesso Mario Balotelli che ha subito risposto al suo ex compagno di squadra.

La reazione del ghanese, sempre in prima linea contro questa aberrante e dilagante ‘moda', è tra l'altro arrivata a pochi giorni da altre considerazioni importanti fatte da Boateng. Nel mese scorso, in occasione di un'intervista, il giocatore viola era infatti tornato sull'argomento razzismo: "I cori allo stadio vogliono ricordarci quando i nostri nonni erano schiavi – ha spiegato Boateng al quotidiano ‘La Repubblica' – Ma chi fa quei cori, prima che razzista, è un ignorante. E l’ignoranza va abolita. A scuola, introduciamo un’ora di integrazione: dobbiamo ripetere ai bambini che siamo tutti uguali. Loro sono il nostro futuro".

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