Raspadori fa esplodere il Maradona: il Napoli soffre e batte lo Spezia nel finale
Il Napoli batte lo Spezia 1-0 con una zampata di Raspadori nel finale e si porta momentaneamente in vetta alla classifica della Serie A scavalcando l'Atalanta, impegnata domani contro la Cremonese. Gli azzurri salgono a 14 punti e sono ancora imbattuti, mentre i liguri restano a quota 5.
Com'era prevedibile, Spalletti apporta parecchi cambi rispetto al match di Champions: fuori Kim, Olivera, Lobotka, Zielinski e l'infortunato Osimhen, dentro Juan Jesus, Mario Rui, Ndombele, Elmas e Raspadori, inizialmente preferito a Simeone. Nello Spezia Gotti inserisce Ampadu in difesa e ritrova Agudelo a centrocampo, proponendo per il resto gli stessi uomini che hanno pareggiato col Bologna, con Gyasi a supporto di Nzola in attacco.
Il primo tempo è un monologo del Napoli, che tuttavia non riesce a sfondare il bunker spezzino: la frazione si chiude col 65% di possesso e ben 13 tiri, ma non c'è verso di realizzare il gol del vantaggio. Sugli scudi c'è sempre lui, Kvaratskhelia, dal piede del quale partono tutte le azioni pericolose degli azzurri: il georgiano fa subito impazzire il Maradona con un doppio tunnel, poi va alla conclusione in un paio di occasioni, trovando sulla sua strada Dragowski. L'assedio partenopeo è rotto nel finale di frazione da un pericoloso contropiede degli Aquilotti, con Gyasi a calciare violentemente col destro dal limite dell'area e Meret pronto a deviare in angolo.
Ad inizio secondo tempo Spalletti prova a giocarsi la prima delle carte a sua disposizione, inserendo Lobotka per un deludente Ndombele. Lo spartito è sempre lo stesso, col Napoli a cercare di trovare spazi nella difesa molto chiusa dello Spezia: Anguissa ha subito una chance dal limite, ma la sua conclusione è centrale. Poi è Zielinski, entrato assieme a Lozano al 57′, ad impegnare severamente Dragowski. Ma lo spavento più grande tocca a Meret, che non si capisce con Mario Rui, il cui retropassaggio di testa diventa appannaggio di Kiwior: il tocco del polacco scavalca il portiere azzurro e costringe Rrahmani a salvare sulla linea. Il forcing finale del Napoli è asfissiante e produce due clamorose occasioni per Lozano, prima del gol decisivo di Raspadori all'88' che fa esplodere il Maradona. C'è ancora tempo per l'espulsione di Spalletti, che viene cacciato assieme al preparatore dei portieri dello Spezia Lorieri, poi parte la festa del popolo azzurro: il Napoli è primo almeno fino a domani.