Rapina in diretta TV prima della finale di Champions: così a Parigi hanno seminato il panico
La finale di Champions League giocata a Parigi passa alla storia anche per la (dis)organizzazione che ha caratterizzato l'evento, per il sistema di sicurezza e di accesso allo Stade de France che è saltato quando davanti ai cancelli si sono ammassate migliaia di tifosi senza biglietto, per i disordini, gli scippi e le rapine di cui molti sostenitori sono rimasti vittima. Sul campo ha vinto il Real Madrid di Carlo Ancelotti (è bastato un tiro in porta per battere il Liverpool) ma all'esterno dell'impianto di Saint-Denis ha regnato il caos.
Il fatto stesso che il fischio d'inizio sia stato posticipato di una mezz'ora ha chiarito le proporzioni del disagio, dell'imbarazzo, dello smarrimento della folla, del panico e della paura che s'è impadronita di chi in quei momenti ha temuto per la propria incolumità. Basta azionare la sequenza videoclip e tornare indietro nel tempo a qualche ora prima del match per avere contezza di cosa è accaduto: le immagini degli inglesi ammassati all'esterno dei varchi d'ingresso ha riportato alla memoria le istantanee drammatiche dell'Heysel. Perché certe cose non le dimentichi anche se le hai seppellite in qualche angolo recondito dell'anima.
Fuggi fuggi, tentativi di scavalcare, urla e proteste: in quel bailamme di sbuffi e spintoni è successo di tutto. Per fortuna, quegli episodi non hanno avuto conseguenze gravi ma costituiscono una macchia, hanno sporcato un evento di portata mediatica rilevante. Tra le note di cronaca nera c'è anche dell'altro, lo ha rivelato la trasmissione Madrid Directo in onda su Telemadrid.
Durante un collegamento con la capitale francese è andato in scena il furto perpetrato ai danni di un cittadino spagnolo che si trovava a Parigi per assistere alla finale. È stato lui stesso a spiegare cosa è avvenuto e qual è il trucco escogitato dai delinquenti: il copione è lo stesso di sempre, approfittare della calca per sfilare con destrezza gli effetti personali dalle tasche delle prede.
Portafogli, smartphone e quant'altro possa essere trafugato. Per i ladri e gli scippatori quel caos deve essere sembrato manna dal cielo. "È stato velocissimo – ha raccontato un signore, vittima di un malintenzionato -. Sono corso dietro al ladro ma un amico mi ha detto che aveva già passato il cellulare a un complice. Queste persone ‘lavorano' così".