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Rapina da incubo per Otamendi: gli mettono una cintura al collo e minacciano di strangolarlo

Nicolas Otamendi e la sua famiglia hanno vissuto momenti terribili al ritorno a casa del calciatore dal match vinto dal suo Benfica in campionato: nel buio della notte sono entrati in azione quattro malviventi.
A cura di Paolo Fiorenza
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Sono stati momenti terribili per Nicolas Otamendi e la sua famiglia, domenica notte quando il difensore argentino ha fatto ritorno nella propria abitazione dopo aver giocato il match che il suo Benfica ha vinto per 4-1 in casa del Famalicao. Un dopo partita come gli altri all'apparenza per il 33enne, che stava raggiungendo moglie e figli a casa, al termine della gara dominata dalla squadra di Jorge Jesus, terza in classifica a 4 punti da Porto e Sporting capoliste.

Otamendi stava per entrare nel garage con la sua vettura, quando col favore del buio è stato intercettato da quattro persone che evidentemente avevano studiato il piano della rapina nei dettagli. L'ex giocatore di Valencia e Manchester City è stato prima picchiato, poi gli è stata stretta una cintura intorno al collo: sotto minaccia di strangolamento, i malviventi lo hanno costretto ad accompagnarli all'interno della casa, dove si trovavano la compagna del calciatore e i due bambini piccoli.

Presi dal panico, i familiari di Otamendi fortunatamente non hanno subìto aggressioni fisiche. I rapinatori hanno svaligiato l'abitazione, portandosi via contanti e diversi orologi della collezione di lusso dell'argentino, e poi si sono dileguati, lasciando i presenti in stato di comprensibile shock. Il Benfica ha poi confermato l'assalto alla casa del giocatore con un comunicato diffuso lunedì: "Il Benfica conferma che Otamendi è stato vittima di un'aggressione alla sua residenza nelle prime ore di oggi. Il calciatore e la sua famiglia stanno bene nonostante il disagio dovuto alla situazione. Il Benfica chiede che la privacy del giocatore e della sua famiglia sia rispettata da tutti i media mentre le autorità indagano sull'accaduto".

La polizia ha già avviato le indagini sul caso, intanto è stata messa una sicurezza privata alla porta della casa di Otamendi. Servirà del tempo per dimenticare la terribile esperienza vissuta: è già difficile per un adulto superare traumi di questo tipo, figurarsi per dei bambini piccoli.

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