Ranocchia: “Wanda Nara controllava Icardi a livello psicologico. Faceva tutto ciò che diceva lei”
Andrea Ranocchia è stato compagno di squadra all'Inter di Mauro Icardi tra il 2013 e il 2019 condividendo con l'attaccante argentino lo spogliatoio per tutto il periodo in cui rimase in nerazzurro. Vivendo anche le sue vicissitudini extracalcistiche che, a distanza di anni, sono ritornate alla ribalta con le ultime notizie relative ai tradimenti di Wanda Nara che, proprio ai tempi di Icardi a Milano, ne era moglie e agente. Con un'influenza sull'argentino a dir poco "totale": "Col senno del poi" ha raccontato in un podcast l'ex difensore, "e davanti a quanto è emerso, la sensazione è che lei lo controllasse mentalmente, che facesse unicamente ciò che diceva lei…"
I triangoli amorosi, le relazioni parallele, i tradimenti veri o presunti, sono ancora argomento all'ordine del giorno quando si uniscono nella stessa frase i nomi di Wanda Nara e Mauro Icardi. Oggi divorziati e litigiosi, solo una manciata di anni fa uniti e felici a raccontare via social ogni momento della loro relazione. Si parla del periodo in nerazzurro dell'attaccante dell'Inter che si unì alla connazionale dopo che lei aveva lasciato un altro giocatore, Maxi Lopez, per poi vedere naufragare il loro matrimonio, ad oggi, costellato da tradimenti e torbide storie sentimentali. In tutto ciò Andrea Ranocchia non entra nel merito, né commenta ma di fronte alle domande su cosa accadde in quegli anni, un'idea se l'è fatto. E precisa.
Gli intrecci Wanda-Icardi, Ranocchia: "Non mi resi conto di nulla e vi spiego perché"
Ospite in un podcast social insieme a Sandro Sabatini, giornalista Mediaset e già ex ufficio stampa dell'Inter, Ranocchia ammette candidamente che a suo tempo, non si accorse di nulla di quanto stesse succedendo: "Io personalmente non mi sono accorto di niente…". Un incipit quasi surreale visti i clamori e scandali ogni volta che si parlava di Wanda e Maurito, ma con una spiegazione precisa: "Prima di tutto c'è da capire che nello spogliatoio di Serie A è tutto differente, non è come quando stai insieme ai tuoi amici al bar che ridi e scherzi. Ogni giocatore è una azienda perché fattura come una azienda e anche grossa, ci sono dinamiche, gestioni e tensioni molto particolari"
"Si vive l'allenamento fino all'una, le due, poi una volta che stacchi pensi alla tua vita" spiega l'ex difensore. "Non resti in contatto con i tuoi compagni, a chiamarli o a pensare cosa fanno" rivela Ranocchia che poi aggiunge: "Io non ho mai frequentato Mauro fuori dal campo e Wanda tantomeno, non mi ricordo se nemmeno ci salutavamo quando ci si incrociava".
Wanda a TikiTaka: "Il giorno dopo l'addetto stampa dell'Inter sudava freddo"
Rapporti dunque "professionali" per l'ex difensore di Inter e Nazionale che però ritorna su quei momenti che tanto fecero parlare l'Italia del pallone e del gossip. Soprattutto per l'allora presenza fissa come ospite di Wanda Nara a "TikiTaka" storica trasmissione di commento calcistico su Mediaset: "Ogni volta che c'era stata una puntata, il giorno dopo il nostro addetto stampa sudava freddo… perché poteva venire fuori di tutto…"
Il ruolo sbagliato di Wanda, Rannocchia: "Lo spogliatoio è sacro, se ne parli combini solo casini"
E tutto fuoriuscì con una costanza che poi fece tracimare il fiume con le conseguenze che oggi tutti conoscono, causate dai comportamenti dell'allora signora Icardi: "In generale, con il massimo rispetto per tutti, le mogli in generale quando parlano di ciò che accade negli spogliatoi fanno sempre casino…" ha ancora aggiunto Ranocchia, rivivendo quei momenti. "Non tanto perché si possa capire più o meno di calcio ma perché lo spogliatoio è e resta una cosa sacra, un posto importante in cui si condividono un sacco di cose che devono restare lì dentro".
Il rammarico di Ranocchia: "Una situazione che non ha fatto bene a Icardi, sua moglie non l'ha aiutato"
Nessun dardo a favore dell'ex compagno né la volontà di mettere sotto accusa Wanda Nara. Semplici constatazioni postume a quanto accaduto, divenuto oramai un ricordo su cui si può serenamente riflettere. E rammaricarsi: "Il rammarico c'è, perché è stata una situazione che non ha fatto del bene a nessuno, anzi, ha fatto del male soprattutto a Mauro Icardi. Un giocatore fortissimo. Poi, il punto centrale è che che in quel periodo era diventato famosissimo sia in Italia che in Argentina: ogni volta che giocava, segnava", ricorda ancora Ranocchia. "Era capitano dell'Inter, il numero 9 titolare, il bomber della squadra. Doveva gestire tutte le pressioni che un giocatore come lui aveva. In più poi fuori aveva una moglie che certamente non lo aiutava, perché credo che non fosse assolutamente di alcun aiuto per lui"
L'ultima riflessione su Wanda: "Oggi sembra proprio che Mauro fosse totalmente sotto il suo controllo"
Il riferimento, nemmeno tanto velato ritorna sul ruolo di Wanda Nara a suo tempo moglie-manager e a "libro aperto" durante le dirette televisive: "Se tua moglie all'esterno ti fa tutto questo casino mediatico, ti ritrovi a dover gestire da solo non soltanto la parte professionale ma anche tutto ciò che gli stava accadendo intorno… sinceramente ingestibile per chiunque". A tal punto che poi tutto è degenerato, probabilmente, ed è l'ultima riflessione di Ranocchia, non per colpe di Icardi: "La sensazione col senno del poi di fronte a quanto accaduto? E' che lei lo controllasse quasi totalmente a livello psicologico, sembra che facesse tutto ciò che diceva lei… che fosse totalmente sotto il suo controllo"