Ranieri stupisce dopo la pazza rimonta del Cagliari col Frosinone: il gesto non passa inosservato
La decima giornata della Serie A 2023-2024 entra di diritto nella storia del calcio italiano. A scriverla sono una squadra e un allenatore che nel corso della loro vita qualcosa di straordinario e inaspettato lo avevano già fatto, cioè il Cagliari (del sorprendente Scudetto del 1970) e Sir Claudio Ranieri (capace di vincere la Premier League con il Leicester). Già perché quanto avvenuto nel match della Sardegna Arena contro il Frosinone è qualcosa che si vede rarissimamente nel calcio e che, prima d'ora, non si era mai visto in Serie A.
Prima dell'incredibile rimonta da 0-3 a 4-3, firmata dalle reti di Oristanio e Makoumbou e dalla pazzesca doppietta siglata nel recupero da Leonardo Pavoletti infatti nessuno nel massimo campionato italiano era riuscito a vincere una partita trovandosi in svantaggio di tre gol al 70′. Una storica impresa dunque quella compiuta da i rossoblu sulla quale, oltre altre alla testa e al piede destro dell'autore delle due marcature decisive, c'è la mano del tecnico romano che ha inculcato la giusta mentalità ai suoi uomini e, con i suoi cambi, ha reso realtà ciò che sembrava impossibile: "Questa squadra non si arrende mai, ha davvero un cuore immenso, dimostrato l’anno scorso in Serie B e fatto vedere in questa partita. Nonostante gli errori e le giocate del Frosinone nel primo tempo avevamo avuto anche noi delle occasioni buone. Dal settantesimo in poi siamo riusciti a cambiare volto ad una partita che sembrava finita" ha infatti commentato lo stesso Ranieri dopo aver scritto un'altra pagina della storia del calcio.
E nemmeno l'ennesima storica impresa compiuta in carriera fa perdere la proverbiale umiltà all'allenatore capitolino che si defila lasciando la scena ai suoi calciatori e in particolare a quel Leonardo Pavoletti, tanto criticato, che è diventato l'eroe della pazza rimonta contro il Frosinone: "È un ragazzo d’oro, un professionista serissimo e che sembra avere il tocco magico al momento giusto. Io lo utilizzo, anche a torto, come Altafini ai tempi della Juve" ha infatti chiosato Claudio Ranieri parlando del suo centravanti che, prima di questa doppietta, aveva segnato il suo ultimo gol con il Cagliari nel recupero della finale dei playoff contro il Bari che ha permesso ai sardi di essere promossi in Serie A.
Ma il vero capolavoro l'allenatore capitolino lo ha fatto al triplice fischio del match, cioè nel momento in cui l'arbitro ha sancito che la storica impresa è divenuta realtà. Nessuna esultanza scomposta per Claudio Ranieri che, con tono dimesso ed espressione dispiaciuta, si è diretto subito verso il tecnico avversario, Eusebio Di Francesco, per salutarlo con un abbraccio e rincuorarlo per una sconfitta che di certo bruciava parecchio. Confermandosi, se mai ce ne fosse bisogno, un signore sia nella sconfitta che nella vittoria, sia dentro che fuori dal campo.