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Ranieri cambia la Roma nella ripresa e vince ma il Como esce battuto a testa alta

I giallorossi conquistano 3 punti in rimonta contro i lariani, in dieci per il rosso a Kempf. Ma la squadra di Fabregas fa tremare l’Olimpico perché non si arrende mai (palo di Vojvoda).
A cura di Maurizio De Santis
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Dentro Cristante e Saelemaekers, fuori Soulè e Konè. È la mossa che Claudio Ranieri ha usato a mo' di grimaldello per scardinare l'assetto del Como. Nella ripresa il tecnico ha dato la scossa di cui la Roma aveva bisogno contro un avversario che nella prima frazione l'aveva colpita in contropiede. Aveva già cambiato qualcosa (richiamati Pellegrini e Shomurodov, dentro Dovbyk ed El Shaarawy) e ha avuto ragione.

È finita 2-1, con i lariani in dieci per il rosso a Kempf (doppia ammonizione) e i giallorossi che – rimescolati in campo – hanno preso d'assalto i lombardi sfruttando le brecce aperte sulle corsie laterali. La vittoria è oro colato: la classifica vede adesso i capitolini a quota 43 punti, 8° posto a -4 dalla zona Europa. La rimonta e la caccia a un posto nella prossima edizione delle coppe continua.

La partita. La chiave di volta è stata la seconda frazione, è lì che la sfida ha preso un piega favorevole alla Roma, costretta a inseguire per la rete subita alla fine del primo tempo (Da Cunha). Prima c'è stato il gol di Saelemaekers, poi è arrivata l'incornata di Dovbyk nel momento migliore dei padroni di casa.

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Entrambi pregevoli le azioni: il belga dà il "la" sulla destra, dialoga con Dybala e si tiene pronto quando Celik lo pesca con un cross preciso. L'ex milanista prova il destro in area e viene aiutato dalla fortuna in virtù della deviazione beffarda che lo aiuta a battere Butez. L'Olimpico esplode quasi un quarto d'ora dopo: Cristante lancia nello spazio Rensch, che crossa di prima intenzione. Là, al centro dell'area, c'è il bomber che col mancino confeziona il sorpasso.

In mezzo altri brividi lungo la schiena per i giallorossi: Cutrone serve il compagno a porta vuota, ma l'ex Milan era in netta posizione di fuorigioco e il 2-1 viene annullato col Var. È solo un piccolo spavento, vince la Roma con merito e un gropo in gola per il palo di Vojvoda.

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