Ramsey lascia la Juve da “Paperone”: ha intascato più di 20 milioni per una manciata di presenze
Aaron Ramsey non è più un giocatore della Juventus. È finita così l'avventura del gallese che in bianconero era arrivato nell'estate 2019 osannato dalla tifoseria della Vecchia Signora come un altro colpo importante a parametro zero. Già, perché l'Arsenal aveva lasciato libero il giocatore portando la Juventus ad investire su di lui una cifra importante sull'ingaggio: 7 netti più bonus.
Era il secondo più pagato della rosa dopo De Ligt, ceduto al Bayern Monaco, che ne guadagnava 10, poco più di Dybala, un altro che è andato via dalla Juve che percepiva 7,3 milioni di euro netti premi compresi. Arrivato quando Maurizio Sarri aveva preso in mano le redini della squadra bianconera, Ramsey non è mai stato incisivo negli automatismi tattici della squadra. Con la Juventus firmò un contratto di 4 anni fino al 30 giugno 2023 che vale a dire un investimento enorme che non ha per nulla ripagato.
Con Allegri ha giocato 112 minuti nell'ultima stagione. Praticamente è stato pagato una cifra netta leggermente superiore ai 7 milioni l'anno per poco più di una partita intera (anche se c'è da considerare il prestito ai Rangers a gennaio scorso). Ha giocato più minuti col Galles che con la Juventus: un dato statistico che fa spavento solo a pensarci. Tra infortuni e scelte tattiche, Ramsey è sempre rimasto fuori dalla scelte dei vari allenatori che ha avuto nella sua esperienza in bianconero:
Sarri, Pirlo e Allegri. Finché le esigenze del club, l'ingaggio altissimo e il muro eretto dal giocatore non hanno portato il club a trattare la risoluzione arrivata ufficialmente oggi con l'annuncio della Juventus che ha evidentemente trovato l'accordo sulla buonuscita: 4 milioni la richiesta di Ramsey, 2 quella della Juve che probabilmente ha avuto la meglio.
L'avventura di Ramsey alla Juventus era già partita male. Il giocatore aveva firmato il suo contratto a febbraio 2019 ma arrivò in bianconero 5 mesi dopo non ancora in condizione fisica ottimale a causa della lesione al bicipite femorale del ginocchio sinistro che lo costrinse a 130 giorni di stop. Ramsey firmò dunque un ingaggio da 7 milioni netti, dunque 9,17 milioni lordi a stagione grazie agli sgravi previsti dal Decreto Crescita. Un investimento totale lordo da 24,11 milioni di euro per la Juventus che è stato un fallimento sotto tutti i punti di vista. In questo conteggio vanno considerati anche i 3,4 milioni lordi risparmiati dai bianconeri relativi agli ultimi sei mesi ai Rangers.
Le mensilità da corrispondere a Ramsey infatti da gennaio sono state pari a circa 3 milioni di euro (2,9 milioni per la precisione): i Rangers avevano infatti un accordo che ha visto la Juve pagare il 30% di questo ingaggio: ovvero 875mila euro. I bianconeri risparmiarono dunque 2 milioni dalla sua cessione a gennaio, diventati 3,4 milioni se consideriamo il risparmio al lordo dell’ingaggio.
Ramsey lascia così la Juventus totalizzando solo 70 presenze e 6 gol gol realizzati in 3043 minuti totali nelle tre stagioni in cui ha vestito la maglia bianconera. L’ultima volta che i tifosi della Juve l'hanno visto in campo è stato il 20 ottobre 2021 quando entrò nel finale di Zenit-Juve di Champions. Ha saltato 38 partite totali restando fuori più di 200 giorni per infortunio. Considerati i 7 milioni di euro netti l'anno per 3 stagioni, Ramsey avrebbe dovuto salutare la Juventus avendo guadagnato uno stipendio da 21 milioni.
I 2 milioni risparmiati dalla Juve per il prestito a gennaio ai Rangers hanno però portato questo totale a 19 che poi è stato rimpinguato oggi da almeno 2 milioni stabiliti nella buonuscita che il club bianconero gli ha riconosciuto per rescindere il contratto con la Vecchia Signora. In questo modo il gallese è riuscito comunque a incassare più di 20 milioni nella sua esperienza in bianconero. Salutare Ramsey oggi consentirà alla Juventus di alleggerire il monte-stipendi e anche di far spazio in rosa per nuovi innesti come ad esempio Paredes del Psg nel mirino in mediana anche a fronte del recente infortunio di Pogba che impone ai bianconeri un investimento immediato sul mercato nel reparto di centrocampo.