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Ramsdale svela la tragedia vissuta prima di essere preso a calci dal tifoso: “Se solo avesse saputo”

Il portiere dell’Arsenal Aaron Ramsdale ha svelato il dramma vissuto insieme alla moglie Georgina tre giorni prima del match contro il Tottenham in cui è stato aggredito da un tifoso avversario con calci alla schiena.
A cura di Michele Mazzeo
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Il sogno dell'Arsenal di tornare ad essere campione d'Inghilterra nella passata stagione si è interrotto a pochi metri dal traguardo con il sorpasso del Manchester City nelle ultime battute della Premier League, ma nonostante ciò i Gunners sono stati senza ombra di dubbio la grande rivelazione dello scorso campionato inglese. Tra i grandi artefici della cavalcata che ha comunque permesso al club londinese di tornare in Champions League dopo una lunga assenza durata sette anni c'è certamente Aron Ramsdale, il portiere arrivato due anni prima dallo Sheffield United su cui, a sorpresa, ha puntato l'allenatore Mikel Arteta a discapito di quel Bernd Leno che al suo arrivo era il titolare designato.

Le sue grandi parate hanno infatti salvato l'Arsenal in più di un'occasione, parate che gli hanno consentito di salire alla ribalta come uno dei migliori estremi difensori a livello europeo ed essere anche convocato in Nazionale per i Mondiali di Qatar 2022. Il 25enne di Stoke nel corso di quest'ultima stagione, oltre che per alcuni interventi prodigiosi, è finito sotto i riflettori anche per uno spiacevolissimo episodio che lo ha visto protagonista, cioè quello accaduto nel match di campionato contro il Tottenham quando un tifoso avversario lo ha colpito con dei calci alla schiena.

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Una scena che ha fatto il giro del mondo, ma che adesso si arricchisce di un particolare di cui pochissimi erano a conoscenza. A distanza di diversi mesi dall'accaduto Aaron Ramsdale infatti ha svelato che appena tre giorni prima di quella gara ha vissuto una vera e propria tragedia familiare di cui, finora, non aveva mai voluto parlare in pubblico. 

"Ci sono cose che accadono nelle nostre vite di cui il pubblico non ha idea, e l'anno scorso è stato un ottovolante emotivo per me e la mia famiglia. Dopo aver scalato la vetta della classifica della Premier League e aver partecipato alla mia prima Coppa del Mondo, io e mia moglie abbiamo scoperto che stavamo aspettando il nostro primo figlio. Mikel (Arteta, ndr) mi ha concesso qualche giorno in più di ferie dopo la Coppa del Mondo, quindi siamo andati in vacanza. È stato davvero il periodo più felice della nostra vita. E sì, non c'è un modo semplice per dirlo, ma sento che è importante che la gente lo sappia: durante il volo di ritorno mia moglie ha avuto un aborto spontaneo" ha infatti raccontato in una lunga lettera scritta per The Players Tribune.

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Un vero e proprio dramma per il portiere dell'Arsenal che, nonostante l'immane dolore, 72 ore dopo aver appreso la tragica notizia è comunque voluto scendere in campo al fianco dei suoi compagni di squadra nel match contro il Tottenham: "Non c'è davvero modo di descrivere il dolore di quel volo di sei ore per tornare a Londra, nemmeno adesso. Voglio solo che le persone là fuori sappiano che non sono sole se lo stanno attraversando da sole. Quando siamo tornati, non ho detto a molte persone cosa è successo. Solo alla mia famiglia, ai miei compagni di squadra e ovviamente a Mikel. Tre giorni dopo giocavamo contro gli Spurs nel derby e per me quello era l'unico modo per distrarmi. Il calcio è sempre stato la mia via di fuga. Ho detto all'allenatore che volevo giocare" ha difatti aggiunto Aaron Ramsdale proseguendo nel suo racconto.

Mai si sarebbe aspettato però quello di essere protagonista di quell'assurdo episodio al fischio finale: "Abbiamo vinto 2-0 sotto i riflettori e i nostri tifosi in trasferta stavano impazzendo. Al fischio finale sono andato a prendere la mia bottiglia d'acqua dietro la porta, e mai nella vita avrei pensato di essere preso a calci nella schiena da un tifoso del Tottenham. Ho avuto diversi diverbi anche accesi con i tifosi, in tutte le varie serie in cui ho giocato. Sono stato offeso in tutti i modi, ma nessuno mai ha oltrepassato il limite in quel modo. Ricordo che quando sono tornato nello spogliatoio, non ho potuto nemmeno festeggiare perché sono stato portato fuori per parlare con la polizia" ha proseguito l'estremo difensore dell'Arsenal.

Nonostante l'aggressione subita però Ramsdale sembra sentirsi quasi in colpa per quanto fatto da quel tifoso del Tottenham, in colpa perché se avesse saputo prima il grande dolore che stava vivendo in quel momento probabilmente non si sarebbe comportato in quel modo: "Sai, mi sono quasi sentito in colpa per il tizio che l'aveva fatto, perché ho pensato tra me e me: ‘se solo mi conoscesse come persona, e quello che sto attraversando in questo momento, non lo avrebbe mai fatto'. Sono sicuro che se un giorno ci incontrassimo e iniziassimo a parlare di calcio, probabilmente diventeremmo amici" ha infine chiosato Aaron Ramsdale prima di comunicare che ha appena scoperto che la moglie Georgina è nuovamente incinta.

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