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Raiola: mancati tamponi a Balotelli. Ispettori federali nel centro sportivo del Brescia

La denuncia del procuratore di Mario Balotelli, Mino Raiola, ha indotto il pool ispettivo della Procura federale a prolungare la propria permanenza nel centro sportivo del Brescia e ad ascoltare anche il medico sociale. “A me risulta che il Brescia è l’unica società di Serie A che non ha ancora fatto fare il tampone a un proprio calciatore”, le parole dell’agente.
A cura di Maurizio De Santis
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Il botta e risposta tra Mario Balotelli e il Brescia, la diatriba che s'è aperta tra il club (che non ha più intenzione di tenere in squadra l'attaccante) e il calciatore fa registrare l'ennesimo sussulto. L'ultimo in ordine di tempo è una sorta di riflesso condizionato: il pool di ispettori, che la Procura federale ha inviato nei ritiri e nei centri sportivi dei club per verificare la corretta applicazione del protocollo medico/sanitario, prolungherà la propria permanenza nel centro lombardo ancora per un giorno. Controlli per altre 24 ore scaturiti dalla necessità di verificare con certezza il rispetto delle prescrizioni anti-Covid per lo sviluppo degli allenamenti di gruppo e, successivamente, per la ripresa dell'attività agonistica (il campionato).

La denuncia di Raiola sui mancati tamponi ai calciatori

Perché tanta dovizia proprio nei confronti del Brescia? Il motivo è da ricercare – come confermato dall'Agenzia Ansa – nelle dichiarazione dell'agente di Mario Balotelli. Il procuratore, Mino Raiola, aveva sollevato sospetti sulla somministrazione di esami e test medici da parte della società ai suoi tesserati. "A me risulta anche che il Brescia è l’unica società di Serie A che non ha ancora fatto fare il tampone a un proprio calciatore", le parole che hanno acceso i riflettori sulle ‘rondinelle' e sono state rilanciate dallo stesso calciatore sui sociale network attraverso una story su Instagram.

Balotelli e il Brescia i ferri corti, cosa sta succedendo

Cosa sta succedendo? La genesi della vicenda è da ricercare nel rapporto controverso e che s'è andato logorando nel tempo tra il calciatore e la società. Era stato il presidente, Massimo Cellino, ad annunciare la rescissione del contratto con il calciatore accusato di non essere più concentrato sul Brescia e per nulla pronto ad affrontare la parte restante della stagione. A questo aveva fatto seguito la vicenda del certificato medico prodotto dal giocatore per una gastroenterite e sulla cui data s'è innestato l'episodio di pochi giorni fa, quando al giocatore è stato negato l'accesso al centro sportivo. La situazione è tornata alla normalità a distanza di 24 ore ma a Balotelli è consentito allenarsi da solo e in orari differenti rispetto alla squadra.

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