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Radovanovic racconta tutto, costretto a rescindere con la Salernitana: “O vai a Cagliari o sei fuori”

Ivan Radovanovic ha raccontato in un’intervista la sua enorme delusione per essere stato costretto dalla Salernitana a lasciare la squadra: “Io ho due bambine e a Salerno eravamo in paradiso”. Il giocatore era stato messo alle strette: “O vai a Cagliari o sei fuori”.
A cura di Fabrizio Rinelli
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Ivan Radovanovic è stato uno degli acquisti messi a segno da Walter Sabatini quando a gennaio 2022 fu incaricato da Danilo Iervolino, che da poco aveva rilevato la Salernitana, a risollevare le sorti dei granata nel ruolo di direttore sportivo rivoluzionando la rosa nel mercato di gennaio. L'ex Chievo fu uno dei primi ad aggregarsi al gruppo, prima di Colantuono e poi di Nicola, capace di poi di riuscire a centrare un'incredibile impresa salvezza culminata con la retrocessione in B di Cagliari, Genoa e Venezia. Sia da mediano che da difensore, Radovanovic in poco tempo era stato in grado di entrare subito nel cuore dei tifosi campani.

Un leader dentro e fuori dal campo che spesso ha anche indossato la fascia da capitano. Celebre resterà per sempre il suo gol all'Olimpico contro la Roma a seguito di un calcio di punizione potentissimo che non ha dato scampo a Rui Patricio. Oggi però la sua avventura alla Salernitana è finita nonostante alcune presenze fatte anche quest'anno con Nicola. Un addio a sorpresa che forse nemmeno lui si aspettava e che l'ha completamente spiazzato. Il giocatore ha raccontato tutto nel corso di un'intervista a La Gazzetta dello Sport in cui ha sottolineato come fosse stato messo alla porta proprio nell'ultimo giorno di mercato: "Mi è stato detto: ‘O vai a Cagliari o sei fuori'".

Radovanovic in azione contro la Lazio all'Olimpico nel match vinto dai granata 3-1 sulla squadra di Sarri.
Radovanovic in azione contro la Lazio all'Olimpico nel match vinto dai granata 3-1 sulla squadra di Sarri.

La reazione del giocatore è stata da grande professionista ma i dettagli di questo addio sono molto forti: "L'ultimo giorno di mercato mi è stato detto o vai a Cagliari o sei fuori – ha raccontato il giocatore – Ho due bambine, la più grande era iscritta in prima elementare. A Salerno stavamo in paradiso. In poche ore avrei dovuto prendere e trasferirmi a Cagliari con pochi mesi di contratto". Difficoltà dunque enormi per il giocatore che ha subito soprattutto il disagio di dover decidere in così poco tempo con la famiglia che si era perfettamente integrata in città: "Il Cagliari è stato correttissimo – ha spiegato – Ma era difficile prendere una decisione del genere in quegli attimi. Alla fine ho deciso di fare la risoluzione lasciando anche dei soldi al club". Radovanovic ha spiegato dunque di non essere andato per vie legali sottolineando però quanto ci sia rimasto male:

"La delusione è grande, perché, in questo modo, avendola fatta dopo il 31 gennaio, non posso più andare in nessun altro club in Italia". Radovanovic ci ha tenuto a ringraziare tutti, compreso il presidente Iervolino e Walter Sabatini: "Lui mi ha dato questa occasione dopo il Genoa e mi disse: ‘tu sei un leone in gabbia, devi uscire da questa gabbia'". Non mancano poi i saluti a Nicola e allo staff e soprattutto ai tifosi: "Entrare in campo all'Arechi è qualcosa di incredibile – ha aggiunto – Ti vengono i brividi. Non potrò mai dimenticare Salerno e il modo in cui la gente della città ci ha accolti. Me e la mia famiglia. Il giorno in cui mia figlia ha lasciato la scuola è stato tremendo". Radovanovic ora ha fatto ritorno nella sua Belgrado e in tutti questi ringraziamenti ha solo evitato di nominare Morgan De Sanctis, attuale ds granata, che probabilmente ha voluto fortemente che il giocatore lasciasse Salerno.

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