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Radisa Ilic cade dal balcone del quarto piano e muore: calcio serbo sotto shock

L’ex portiere del Partizan e della nazionale serba Radisa Ilic è morto a 47 anni in circostanze tragiche: si è lanciato dal quarto piano dell’abitazione in cui viveva con la madre. Una tragedia che ha sconvolto il calcio e lo sport serbo, increduli gli ex compagni.
A cura di Paolo Fiorenza
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Una terribile notizia ha sconvolto il calcio serbo: l'ex portiere del Partizan e della nazionale Radisa Ilic è morto a 47 anni cadendo dal balcone del quarto piano della sua abitazione. Secondo i rilievi fatti dagli inquirenti, ripresi da tutti i media locali, Ilic si sarebbe tolto la vita, dopo che i suoi ultimi anni erano stati segnati da grandi lutti e profonde sofferenze.

Radisa Ilic morto suicida a 47 anni: una vita segnata da tanti dolori

L'ex calciatore viveva da alcuni anni nella sua città natale, Bajina Basta, assieme  alla madre. Aveva perso il fratello quattro anni fa, dopo aver perso in precedenza suo padre: tragedie che avevano lasciato in lui ferite non rimarginate. Ilic aveva alle spalle un matrimonio fallito: la sua ex moglie e la figlia vivono a Belgrado.

Una tragedia che lascia dietro di sé tante domande, ma anche il rimorso di chi non è stato in grado di capire cosa stava maturando nell'animo di Radisa, un'oscurità che è arrivata al punto in cui al colosso serbo non è apparsa altra strada che quella che portava al suicidio. È finita così a 47 anni la vita di un giocatore che era stato molto amato durante tutta la sua carriera da compagni e tifosi.

La carriera di Ilic: un grande portiere, colonna del Partizan e nazionale serbo

Ilic è stato un beniamino all'OFK Belgrado, squadra in cui ha giocato come capitano dal 2006 al 2009, ma la sua carriera è stata legata soprattutto ai colori bianconeri del Partizan: con la squadra della capitale ha giocato in due occasioni (1998-2003, 2010-2013), lasciando il segno in un momento storico per il club. Nel 2010 era lui tra i pali nel playoff vinto ai rigori con l'Anderlecht, in virtù del quale il Partizan entrò per la seconda volta nella sua storia in Champions League. Due anni prima, Ilic era arrivato alla massima gioia per uno sportivo: vestire la maglia della propria nazionale, la Serbia (una sola presenza, ma ne era fiero).

Dopo aver concluso la sua carriera, ha lavorato per un periodo come allenatore dei portieri nel Partizan. È stato inoltre membro dello staff tecnico della nazionale serba quando l'allenatore era Slavoljub Muslin, ricoprendo poi ancora quel ruolo fino a marzo del 2021. "Una notizia terribile, sono sotto shock… Era un ragazzo meraviglioso, un grande portiere e una personalità diversa dagli altri. Non riesco a credere che stiamo parlando di lui in questa circostanza – ha detto l'ex allenatore di Ilic al Partizan Ljubisa TumbakovicEra un vero professionista, si differenziava dagli altri nel suo comportamento e nei suoi interessi. Per lui il calcio era ovviamente la priorità, ma amava anche la musica. Non riesco a credere che se ne sia andato".

I compagni di squadra di Ilic ai tempi del Partizan sono rimasti ugualmente sconvolti dalla tragica notizia. "Cosa posso dire di lui? Era una persona meravigliosa, un ragazzo incredibile. Innanzitutto era un grande uomo e anche un ottimo portiere – ha detto l'ex attaccante e direttore sportivo dei bianconeri Ivica Iliev (visto in Italia con Messina e Genoa). Ma nelle ultime ore sono tantissime le testimonianze di chi ha apprezzato l'uomo, l'amico, il calciatore: è una perdita enorme per lo sport serbo.

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