Quincy Promes esce dal carcere su cauzione e torna subito a giocare: ma può farlo solo in Arabia
Quincy Promes è tornato a far parlare di sé nello scorso weekend per ciò che era da tutti conosciuto: giocare a calcio e fare gol. L'attaccante olandese ha infatti debuttato con la sua nuova squadra, lo United FC negli Emirati Arabi Uniti, in seconda divisione, dove si è divertito a fare da subito la differenza. L'ex nazionale orange è appena uscito dal carcere, su cauzione, dopo avervi trascorso gli ultimi mesi, condannato a sei anni per un ingente traffico internazionale di droga del quale era stato indicato tra i principali responsabili. Ma non può lasciare l'Arabia: l'alternativa sarebbe ritornare immediatamente dietro le sbarre per scontare il resto della pena.
Quincy Promes di nuovo in campo, il suo debutto con lo United FC
Un campionato minore ma pur sempre un ritorno alla normalità per il giocatore olandese che ha debuttato con la sua nuova squadra, lo United FC nella Serie B degli Emirati Arabi Uniti, trascinandola al successo per 2-1 grazie ad un suo goal contro l'Hatta FC.
Erano mesi che Promes non poteva tornare a fare il proprio mestiere di calciatore, costretto al carcere dopo la condanna a sei anni per essere stato indicato tra i principali organizzatori di un traffico internazionale di stupefacenti. Un processo che si è aperto quando si trovava a Dubai con lo Spartak Mosca, sua ultima squadra, e città dove è rimasto per evitare l'estradizione e lo sconto della pena in Olanda.
Le accuse verso Promes: trafficante internazionale di droga
La bufera sull'ex nazionale olandese, oggi 32enne, si è consumata dopo una lunga indagine da parte della polizia che aveva messo nel mirino uno spaccio impressionante di stupefacenti: il Criminal Intelligence Team (TCI) della polizia olandese aveva ricevuto informazioni secondo cui Promes era coinvolto nel traffico, utilizzava telefoni crittografati e aveva investito oltre 200.000 euro nell'attività illegale. L'indagine è proseguita per mesi anche attraverso intercettazioni ambientali, e un apparecchio di ascolto è stato collocato nell'auto del giocatore. Poi, il raid delle forze dell'ordine e la confisca dei telefonini in cui sono state trovate conversazioni che coinvolgevano Promes nell'ingresso, nel ritiro, nel trasporto e nella vendita delle spedizioni illegali per oltre 1.350 chili di droga.