Questo Napoli spaventa il Barcellona: “Speriamo almeno di giocare al Camp Nou”
Questo Napoli fa paura, al di là dei 90 minuti disputati alla pari contro la Juventus e la saldezza dei nervi ai calci di rigore che hanno permesso agli azzurri di festeggiare la Coppa Italia, il primo trofeo post Covid. Il Napoli fa paura perché al di là di quanto visto ‘semplicemente' in campo, ha confermato di essere diventato una realtà che va al di là di una semplice squadra: si è ricreato un gruppo, quel'alchimia che sembrava essere sparita dopo l'epopea Sarri e che, contro Sarri, è tornata. Tanto fa far tremare anche i giganti del Barcellona, che contro il Napoli si dovranno giocare la parte finale di questa lunghissima e tormentata stagione, in Champions League.
La'appuntamento sarà ad agosto e di cose ne cambieranno da qui ad allora, tra cui una infinità di partite tra Liga e Serie A che manterranno sia il Barcellona che il Napoli con il fiato corto, giocando ogni 3-4 giorni e provando a conqistare i rispettivi obiettivi: il titolo per gli azulgrana, la qualificazione in Champions per gli azzurri. Ma dopo ci sarà la Coppa e con l'1-1 dell'andata degli ottavi di Champions, contro il Barcellona sarà tempo di ulteriori verifiche: "Non sarà facile, li ho visti nella sfida contro la Juve e hanno fatto bene"
A parlare è il tecnico dei bluagrana, Quique Setien che potrebbe giocarsi l'accesso ai quarti senza il ‘fattore campo', ma in uno stadio neutro. L'Uefa non ha ancora ufficializzato il Camp Nou come sede del match, penalizzando gli spagnoli soprattutto se – come tutti sperano e stanno lavorando – ci potrebbe anche essere la possibilità di qualche tifoso sugli spalti. Per Setien problemi su problemi, ansie su ansie e un Napoli così galvanizzato e motivato di certo non preannuncia alcunchè di buono per i catalani: "Non mi convince nemmeno la soluzione per le final eight perchè sono convinto che con la gara secca noi siamo maggiormente penalizzati che altri. Spero almeno che contro il Napoli giocheremo a Barcellona, anche a porte chiuse. Spostarci e giocare in campo neutro sarebbe profondamente diverso".
