Questione di centimetri: il VAR stava per far ripetere il rigore sbagliato da Mbappé
Yann Sommer è l'eroe della serata per la Svizzera. Ha 32 anni, gioca nel Borussia Mönchengladbach, ed è il portiere che ha parato il calcio di rigore che ha deciso la qualificazione degli elvetici ai quarti di finale, sancendo sconfitta ed eliminazione della Francia agli ottavi di finale. Aveva dinanzi a sé Kylian Mbappé, è riuscito a restare freddo, concentrato, con lo sguardo fisso sul pallone piazzando il colpo di reni necessario per protendersi in tuffo e respingere la conclusione dell'attaccante. Della punta del Psg conosceva tutto, ne aveva studiato i dettagli in allenamento condotto con occhiali speciali. Ha deviato la palla con la mano sinistra, la stessa che pochi istanti prima della battuta aveva sventolato con un rapido movimento per distrarre l'avversario.
Sugli spalti si scatena l'euforia dei tifosi della Svizzera, in campo no. Per qualche attimo i calciatori restano col fiato sospeso, si attendono la revisione e il responso del Var sulla posizione di Sommer e sulla regolarità dell'intervento. Ecco perché il portiere non esulta subito, resta fermo nei pressi della linea di porta e si volta verso il direttore di gara. Anzi, alza anche una mano e fa segno ai compagni di attendere. Manca ancora l'avallo ufficiale dell'arbitro che arriva poco dopo fa esplodere la gioia dei giocatori.
Questione di attimi che sono sembrati un'eternità a Sommer e ai compagni di squadra, così come ai calciatori della Francia (soprattutto a Mbappé) che hanno sperato fino all'ultimo nella ripetizione del tiro dal dischetto. Perché il signor Rapallini (l'arbitro argentino designato per la sfida) non ha subito convalidato la parata? Attendeva che il Var chiarisse che da regolamento non vi fossero state irregolarità dell'estremo difensore. Una in particolare, come indicato dalle norme sul gioco del calcio dell'Ifab (il board che ha potere di introdurre qualsiasi modifica normativa a livello internazionale e nazionale).
Quando il pallone viene calciato – si legge nel regolamento ufficiale dell'Ifab -, il portiere in difesa deve avere almeno una parte di un piede che tocca, o in linea con, la linea di porta.
L'inquadratura offerta dalla TV del calcio di rigore effettuata alle spalle del portiere spiega la situazione e mostra come Sommer abbia rispettato la regola: il tacco della scarpa sinistra era ancora a contatto la linea di porta al momento dell'intervento. La parata è regolare, la festa della Svizzera può iniziare.