“Questi spostamenti sono una follia”: Schick critica l’UEFA per la scelta di giocare a Baku
La Repubblica Ceca non nasconde il suo disagio nel dover giocare i quarti di finale di EURO 2020 contro la Danimarca in Azerbaigian, a Baku. La selezione di Jaroslav Šilhavý, che ha eliminato l'Olanda negli ottavi di finale con un 2-0 netto firmato ha Holes e Schick, non apprezza molto il fatto di dover andare a giocare nel paese asiatico questa gara che potrebbe proiettarla tra le prime 4 nazionali d'Europa. Il primo Europeo itinerante, sogno dell'ex presidente dell'UEFA Michel Platini per celebrare il 60° anniversario del campionato continentale in 12 paesi, è finito nel mirino di numerose critiche già dalla sua ufficializzazione e anche ora che il torneo sta per volgere al termine le critiche non si placano.
I cechi scenderanno per la prima volta sul campo dello Stadio Olimpico di Baku domani contro la Danimarca, per il penultimo quarto di finale, ma la sede del match è stata più volte criticata dai giocatori e dallo staff tecnico. Patrick Schick si è scagliato contro questa decisione dell'UEFA e che il viaggio per l'Azerbaigian era una "cosa da pazzi": "Questi spostamenti sono una follia. Non so chi li abbia pensati".
Anche il centrocampista Michal Sadilek è sulla stessa lunghezza d'onda del calciatore ex Sampdoria e Roma: "Parlo a nome di tutti: giocare un quarto di finale del campionato Europeo tra Repubblica Ceca e Danimarca in un paese asiatico è un episodio molto sfortunato. Non ha alcun senso".
Quella di Baku è stata una sede criticata già nelle scorse settimane ma i cechi non sembrano apprezzare particolarmente questa soluzione soprattutto perché domani non ci saranno i tifosi che li hanno caricati e aiutati nell'impresa di battere l'Olanda a Budapest. In vista della sfida sono previsti 35° e questa può essere una variante importante da calcolare in una ‘gara secca'.