Questa volta Sarri se la prende con l’Europa League: “È infattibile, non ci dà tempo per riposare”
Maurizio Sarri un po' se l'aspettava che la Procura Federale non gliel'avrebbe fatta passare liscia. Dopo quelle affermazioni così dure sulla possibilità che dietro certi arbitraggi ci sia una mano occulta che vuol danneggiare la Lazio. "O sono scarsi o c’è una soluzione B più preoccupante", le parole a margine della sfida di campionato persa all'Olimpico contro il Napoli a causa (anche) di decisioni discutibili del direttore di gara. Tutte legate a un metro di giudizio che, almeno nei confronti dei biancocelesti, sarebbe "prevenuto e ce lo dicono anche… siamo una delle squadre meno fallose della Serie A e ammoniscono solo noi".
La vigilia dell'incontro di Europa League diventa l'occasione per tornare su quel tasto dolente. Sarri lo fa ribandendo la propria posizione, per nulla pentito di quanto affermato e dicendosi pronto a proseguire nella battaglia al punto da pensare che "il mio avvocato quest'anno possa avere tanto lavoro". Chiude il discorso marcando ancora una volta la cornice della sue certezze. "Quello che è successo in queste partite lo hanno visto tutti. Io ho l’obbligo di difendere i miei giocatori, la squadra e il popolo laziale… lo farei tutta la vita".
Il calendario serrato tra coppe e campionato alza l'asticella dello sforzo. I ritmi imposti dalla necessità di arrivare a metà novembre in occasione dello stop per i Mondiali non lasciano respiro. Si giocherà sempre, con poche occasioni per riprendere fiato. "Preferisco pensare a una cosa alla volta – ha aggiunto Sarri in conferenza stampa – senza spingermi troppo oltre. Il primo obiettivo è passare il turno evitando i playoff che sono molto insidiosi contro le squadre che scendono dalla Champions. Contro il Feyenoord è importantissimo vincere, anche se tutte in Europa sono complicate".
Non vuole alibi Sarri. Ma lascia intravedere tutto il ‘fastidio' per una scansione degli impegni sulla quale più volte è tornato anche nella scorsa stagione. Il motivo? La cadenza al giovedì dell'Europa League troppo ravvicinata rispetto alle gare di Serie A. "Non c’è neanche possibilità di giocare il lunedì, cosa che per la verità ingiustamente non è successo neanche l’anno scorso. Non possiamo certo scegliere una competizione ma l’Europa League è quasi infattibile, si giocano 4 partite in un mese, non c’è tempo per riposare".