“Quelli forti giocano e non si lamentano”: Florenzi manda un messaggio a Lautaro
Il derby tra Milan e Inter si è riacceso dopo le ultime battute a vuoto dei rossoneri e il recupero in classifica dei nerazzurri e si sta alimentando di botte e risposte a distanza che ne tengono viva la fiamma. Il ‘Diavolo' ha ripreso la sua marcia dopo due battute consecutive d'arresto, ritrovando sorriso e vittoria contro Genoa e Salernitana, le due ultime della classe che hanno permesso di riavere l'autostima persa; il ‘Biscione' sta risalendo la china, con tre successi consecutivi e verso l'ultimo test, della Roma targata Mourinho per cercare certezze ulteriori. Ma non c'è solamente il campo perché come nelle migliori tradizioni nelle stracittadine, il meglio arriva dalle dichiarazioni dei diretti protagonisti.
Come nel caso di Alessandro Florenzi che ha approfittato del successo interno del Milan sulla Salernitana per dare una stoccata a Lautaro Martinez. L'esterno rossonero nel post gara è tornato su un tema che l'argentino aveva fatto emergere in occasione dell'ultimo turno infrasettimanale, ovvero una critica per nulla velata alle condizioni del manto erboso di San Siro, oramai ridotto ai minimi termini e che mette in difficoltà i giocatori più tecnici, creando non pochi problemi.
"Abbiamo fatto ciò che dovevamo: vincere a casa nostra e davanti ai nostri tifosi" aveva spiegato Lautaro dopo il successo contro lo Spezia che ha visto l'argentino continuare a segnare, anche se solo su rigore. Poi, la critica: "Facciamo fatica a fare il nostro gioco su questo campo, speriamo di trovarlo meglio perché stiamo lottando per obiettivi importanti e il campo deve essere all'altezza, non è bello presentare un campo così".
Oggi, è arrivata la risposta. Non dagli addetti alla manutenzione di San Siro ma da chi San Siro lo calpesta tanto e quanto Lautaro, per giocare e dare un contributo alla propria causa: Alessandro Florenzi. "Lautaro si è lamentato del manto erboso a San Siro? Penso che i giocatori forti debbano giocare su tutte le superfici e non lamentarsi del campo". Una toccata di spada, non col fioretto ma con la sciabola da parte dell'esterno rossonero che ha riacceso il focolare di un derby mai finito e che continuerà con il testa a testa in classifica. Fino alla prossima puntata.
