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Quel gesto costa caro a Caceres: è il primo degli epurati del Cagliari, nella lista nomi grossi

Tira una brutta aria al Cagliari, arrivato alla sosta per le Nazionali all’ultimo posto in classifica. La gestione di Walter Mazzarri, subentrato a Leonardo Semplici alla quarta giornata, non è riuscita ad invertire la rotta ed ora il presidente Giulini è deciso ad usare il pugno duro nei confronti di chi è finito nel mirino.
A cura di Paolo Fiorenza
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Situazione non facile al Cagliari, che Walter Mazzarri non è riuscito a risollevare dopo averlo preso penultimo dalle mani di Leonardo Semplici alla quarta giornata di campionato. Adesso, dopo 12 turni, i rossoblù sono all'ultimo posto in classifica con soli 6 punti, con la trasferta di Sassuolo che li attende dopo la sosta per le Nazionali. I risultati che latitano sul campo si riflettono in un clima di tensione palpabile, come ha dimostrato quanto accaduto venerdì scorso alla vigilia del match poi perso contro l'Atalanta, quando la visita del presidente Giulini ad Assemini per dare la carica si è trasformata in un processo ad alcuni giocatori della rosa, individuati come quelli dal rendimento più deludente, soprattutto in rapporto ai pesanti ingaggi percepiti.

Il numero uno sardo ha perso la pazienza e da ora in poi solo chi è ritenuto realmente devoto alla causa sarà preso in considerazione. La Gazzetta dello Sport parla senza mezzi termini di "operazione epurati" dopo la quarta sconfitta consecutiva, l'ottava in totale da inizio campionato. Il primo dei giocatori fuori progetto è Diego Farias: il 31enne attaccante brasiliano risolverà a breve il suo contratto che scade nel giugno prossimo. Ma gli strali presidenziali si sono scagliati anche su nomi grossi, in primis Martin Caceres, che nel penultimo turno a Bologna ha perso la testa scagliando il pallone contro Dominguez e innescando il parapiglia finale. Venerdì scorso in spogliatoio sarebbe stato proprio l'uruguaiano uno dei più accesi nel confronto con Giulini, cui non è andato giù il gesto sconsiderato del Dall'Ara. E poi Kevin Strootman, il cui contributo alla causa non è all'altezza di nome e stipendio, e ancora il difensore polacco Sebastian Walukiewicz, fuori causa da oltre due mesi.

Insomma il Cagliari che vedremo dopo la sosta potrebbe essere abbastanza diverso da quello che sotto la gestione Mazzarri ha prodotto appena 5 punti in 9 partite. Sarà il preambolo della resa dei conti poi a gennaio, quando molti elementi dell'attuale rosa rossoblù cambieranno aria. Rischia anche Diego Godin, a patto di trovare qualcuno che si accolli il robusto contratto che lo lega ai sardi fino al 2023: non si annuncia un lavoro facile per il DS Capozucca.

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