Quanto perde la Juventus senza disputare la Conference e le coppe europee per un anno
Uno stop da 30 milioni di euro. La UEFA ha escluso la Juventus dalla prossima Conference League e sul piano economico, il club bianconero vede sfumare un assegno che potenzialmente varrebbe circa la metà di quello garantito dall'accesso ai gironi di Champions League. Se dunque la penalizzazione per il caso plusvalenze ha retrocesso i bianconeri in classifica al punto da dover rinunciare all'Europa che conta, adesso viene meno anche la qualificazione alla terza competizione continentale.
Una competizione, però, che sarebbe stata poco meno di un "paracadute" per i ricavi del club, che pure nelle ultime – difficili – stagioni si è assicurata 82,9 e 77,4 milioni di euro. A grandi linee, è questa la cifra a cui dovrà rinunciare la Juventus per un giro di giostra fuori dall'Europa. Senza includere l'ulteriore sanzione economica imposta al club.
Quanto vale la Conference League per la UEFA?
La UEFA, dalla stagione 2022/23, mette sul piatto dei club partecipanti alla Conference League una quota di 235 milioni di euro così suddivisa: il 40% va come premio di accesso (94 milioni di euro complessivi, 2,94 milioni per club); il 40% come premi legati ai risultati sul campo; il 10% in base al coefficiente (23,5 milioni di euro totali per tutti i club) e il 10% distribuito in base al market pool. In questi ultimi due casi, la Juventus si sarebbe presentata alla Conference League 2023/24 col miglior posizionamento nel ranking e forte del market pool italiano, dunque avrebbe dovuto puntare sul proprio cammino nel torneo per aumentare il valore della propria presenza nella competizione. Ma in caso di vittoria, sarebbe bastato prendere un esempio recente: la Roma, che nel 2022 ha alzato al cielo il primo trofeo della Conference League partendo dal turno di play-off.
In quel caso, la Roma ottenne poco più di 19 milioni di euro per la vittoria nella edizione inaugurale del nuovo torneo europeo. Per i giallorossi, la quota derivante dal ranking fu la terza tra tutte le partecipanti (1,3 milioni di euro, meno solo rispetto a Tottenham e Basilea) con 3,2 milioni dal market pool da aggiungere alla quota fissa di 2,94 miloni di euro. A questi, poi, si aggiungono i premi legati ai risultati: 3 milioni dalla fase a gironi (quattro vittorie, un pareggio e una sconfitta), 600 mila euro dagli ottavi, un milione per i quarti, due per le semifinali e cinque per la vittoria in finale.
Quanto perde la Juventus dopo l'esclusione dall'Europa
Per la Juventus, con la decisione della UEFA di escludere il club per un anno dalle coppe europee, viene dunque a mancare anche questo mini-paracadute, che avrebbe alleggerito solo in maniera parziale la vera mannaia, ovvero quella della penalizzazione in Serie A che ha di fatto escluso i bianconeri dalla Champions League.
Perdere gli oltre 50 milioni assicurati dalla sola qualificazione alla massima competizione continentale, che negli anni scorsi ha comunque portato nelle casse juventine più di 75 milioni all'anno, anche nelle stagioni meno esaltanti dal punto di vista sportivo, dato che prima della stagione 2022/23 (conclusa con l'eliminazione ai gironi e la retrocessione in Europa League) aveva raggiunto al massimo gli ottavi per tre annate di fila e i quarti nelle due edizioni precedenti.
In più, va aggiunta anche la sanzione pecuniaria comminata ai danni dei bianconeri. Una multa da 20 milioni di euro, di cui 10 condizionati ai bilanci relativi agli esercizi 2023, 2024 e 2025. Rientrare nei paletti posti dalla UEFA nel triennio in questione ridurrebbe il contributo a 10 milioni complessivi – da detrarre in parte dai futuri premi derivanti dalle coppe europee – per non aver rispettato il settlement agreement siglato ad agosto 2022 (con il quale il club e la UEFA avevano concordato un pagamento complessivo di 23 milioni, di cui 3,5 milioni senza condizioni).
Tra questa sanzione e un anno fuori dall'Europa, posto che le vicende sul caso plusvalenze avevano portato la Juve in Conference League, la stagione senza Coppe dei bianconeri avrà un peso nel bilancio 2023/24. Ma di certo, partecipare al più giovane – nonché meno ricco – dei tornei continentali non avrebbe tamponato gli effetti della mancata Champions.