Quanto ha speso il City in avvocati per la causa contro la Premier: le spese legali sono folli

Il Manchester City potrebbe presto ricevere il verdetto del processo per le presunte violazioni del Fair Play Finanziario. La causa con la Premier League va avanti e tutti gli scenari sono ancora possibili: si va da un'inibizione del mercato fino all'ipotesi terrificante della retrocessione, anche se non esiste un precedente nella storia del calcio inglese sul quale fare affidamento. C'è tanta apprensione per l'esito del processo, ma di certo ci sono i dati che provengono dal bilancio del club inglese che per difendersi dalle accuse ha speso un capitale. Secondo i documenti consultati dal Sun la società ha speso oltre 30 milioni di euro in spese legali nella guerra contro i vertici del calcio inglese. Una cifra esorbitante che è praticamente pari allo stipendio di un anno di un giocatore.
La cifra folle spesa dal Manchester City
I conti non mentono ed evidenziano la spesa assurda del Manchester City per difendersi nella causa contro la Premier League. Il club inglese è accusato di oltre 130 violazioni del Fair Play Finanziario, un numero elevatissimo mai raggiunto da nessuna squadra in Inghilterra. Il processo va ormai avanti da diversi mesi e non è ancora arrivato un verdetto: in molti si aspettano una punizione esemplare (come per esempio la retrocessione o una penalizzazione fino a 100 punti in classifica), ma nessuna anticipazione è ancora trapelata.

Di sicuro ci sono solo le spese legali sostenute dagli inglesi, scritte nero su bianco. Dagli ultimi conti della società si evince che il City ha investito oltre 30 milioni di euro in avvocati: si tratta di una cifra elevatissima che è pari allo stipendio di Josko Gvardiol, uno dei giocatori più pagati di tutta la rosa nell'ultima stagione. Le spese legali sono costate in pratica quanto un top player e il City spera che questa strategia possa dare i suoi frutti ed evitare lo scenario peggiore.