video suggerito
video suggerito

Quanto ha speso Elliott per riportare lo Scudetto al Milan (e prepararlo alla cessione)

Dai prestiti a Yonghong Li fino all’effetto pandemia, il fondo ha versato oltre 800 milioni di euro. Adesso, per vendere il Milan, chiede più di un miliardo.
A cura di Benedetto Giardina
156 CONDIVISIONI
Immagine

Uno scudetto da oltre 840 milioni. A cinque anni dall'ingresso nell'orbita del fondo Elliott, il Milan torna al vertice del calcio italiano, riportando nella sponda rossonera di Milano il titolo di campione d'Italia. Un successo sportivo che segue una strada di riequilibrio economico-finanziario, per un club che ha vissuto momenti complicati da quel punto di vista, ma che negli ultimi anni ha potuto fare affidamento sui capitali dell'hedge fund statunitense. Oltre mezzo miliardo di euro immessi direttamente nelle casse societarie, dopo aver rilevato le quote da Yonghong Li, riportando prima il Milan in Champions League e poi sul tetto della Serie A, facendo fronte anche alle difficoltà legate alla pandemia da Covid-19. La vittoria della squadra guidata sul campo da Pioli e fuori da Maldini è l'apice di un investimento dal quale Elliott cerca un ritorno, che può tradursi in una cessione a breve: il fondo RedBird ha sorpassato, con la propria offerta, gli arabi di Investcorp, che avevano messo sul piatto oltre un miliardo di euro. Ma come è riuscita Elliott a rendere nuovamente il Milan un asset di tale valore?

Il prestito di Elliott per il passaggio del Milan a Li

La data di partenza è il 13 aprile 2017, il giorno della cessione del Milan a Yonghong Li e dell'uscita di scena di Silvio Berlusconi. Un'operazione resa possibile dalla presenza del fondo Elliott, come finanziatore dell'intermediario cinese. In quella data, come si legge nei bilanci della lussemburghese Project Redblack (la capogruppo controllata da Elliott), è stato siglato un accordo per un prestito da 202 milioni di euro, più un ulteriore finanziamento da 73 milioni, entrambi destinati a Rossoneri Sport Investment Luxembourg, ovvero la «scatola» tramite cui controllare il Milan. Solo che così, Li, ha dato l'intera struttura societaria in pegno al fondo, in caso di mancato rimborso del prestito. Neanche a dirlo, è quello che succederà, tant'è che ancora oggi stanno maturando gli interessi sul primo prestito concesso. Stando a quanto emerge nel bilancio rettificato al 31 dicembre 2020, le somme dovute dalle società collegate a Project Redblack superano di poco il miliardo di euro, per lo più dovuto all'accordo che ha portato al cambio di proprietà del Milan nel 2017.

Immagine

Non è il solo prestito che Elliott ha concesso a Yonghong Li. Quello che ha fatto scattare l'escussione del pegno è datato 22 giugno 2018, quando Project Redblack ha finanziato Rossoneri Sport Investment Luxembourg per altri 32.355.879,78 euro, da girare direttamente al Milan sotto forma di «conferimento di capitale». È la quota di aumento di capitale che avrebbe dovuto versare Yonghong Li, il quale si è dovuto rivolgere ancora una volta a Elliott e da lì, la storia bene o male la conoscono tutti: il 6 luglio il prestito non viene ripagato, tre giorni dopo viene avviata la procedura di escussione del pegno e il 10 luglio, il Milan passa direttamente sotto il controllo di Elliott. Quando il fondo diventa a tutti gli effetti il proprietario del Milan, ha già messo sul piatto 307,3 milioni di euro.

Oltre mezzo miliardo versato nel Milan dal 2018

Appena Elliott mette le mani sul Milan, non trova certo una situazione florida. Anzi: giusto qualche settimana prima di porre fine alla brevissima era cinese, il Tas di Losanna aveva ratificato l'intesa tra il club e la Uefa con l'accoglimento dell'esclusione dall'Europa League, decretata per il mancato rispetto dei criteri previsti dalle norme sul fair play finanziario. Dopodiché, il fondo dà il via ad una serie di versamenti elencati nei bilanci di Rossoneri Sport Investment Luxembourg. Dal 2 agosto 2018 fino al 19 marzo 2020, i prestiti fruttiferi garantiti al club come immissione di capitale toccano quota 403.751.056 euro. L'assegno più corposo viene staccato il 20 settembre 2018 ed è pari a 119,5 milioni di euro circa, mentre l'ultimo versamento prima dello scoppio della pandemia, nei primi mesi del 2020, è di 20,25 milioni, con i quali si supera la soglia dei 400 milioni immessi direttamente da Elliott nel club rossonero nel corso di due anni.

Immagine

Poi arriva il Covid-19 e tutto il calcio mondiale si ritrova nei guai. È qui che Elliott si espone maggiormente, per mettere in sicurezza i conti del club in una fase di incertezza globale. Nel corso dell'esercizio 2020/21, come si legge nel bilancio del Milan, «Rossoneri Sport Investment Luxembourg S.à r.l. ha effettuato apporti di capitale a favore della capogruppo per complessivi 129,5 milioni di euro», finalizzate a dotare la società «dei fondi necessari per coprire le spese correnti di gestione e al rafforzamento patrimoniale del gruppo». Dai documenti depositati in Lussemburgo la cifra appare di poco superiore a quella indicata: «Project Redblack S.à.r.l. ha garantito ulteriori prestiti alla compagnia dopo il 30 giugno 2020, per un importo totale di 129.860.000,00 euro. Tali finanziamenti sono finalizzati ad ulteriori conferimenti di capitale da parte della società in AC Milan Spa».

Trattative per il Milan, Elliott vuole più di un miliardo

Tra l'operazione Li e i versamenti diretti nel Milan, fino al 2021 Elliott ha investito poco meno di 841 milioni di euro. Non vi sono stati nuovi aumenti di capitale, in quest'ultimo anno, ma non è ancora dato sapere se siano stati effettuati ulteriori finanziamenti come già fatto, in varie occasioni, dal 2018 in poi. Con un "buco" di 12 mesi, non è da escludere che questa somma si sia avvicinata ancor di più alla soglia del miliardo di euro, sebbene vada sottratta dal conto la cifra per il rimborso del bond da 128 milioni di euro da parte del club rossonero il 25 settembre 2018. Se prima della pandemia l'impegno di Elliott poteva aggirarsi sui 700 milioni al netto della restituzione del prestito obbligazionario, adesso la soglia si è spinta oltre. Il tutto in attesa di sviluppi, con una trattative per la cessione del Milan ormai in dirittura d'arrivo: RedBird ha messo sul piatto 1,3 miliardi di euro, mentre i negoziati con Investcorp (che offriva circa 1,2 miliardi) si sono interrotti. Cifre che fanno capire quanto il Milan faccia gol, ma stavolta in vetrina non c'è più un club storico da ricostruire. Perché oggi, il Milan, è il club campione d'Italia.

156 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views