Quanto guadagnerà Paulo Dybala all’Inter (comunque meno di Rabiot alla Juventus)
Paulo Dybala all'Inter è l'asso nella manica per costruire, al netto di qualche sacrificio necessario in rosa, una squadra da scudetto e che possa coltivare qualche ambizione anche in Europa. La Joya con Lautaro Martinez e Lukaku: l'attacco sarebbe devastante, da sfregarsi le mani ma tra i sogni e la realtà ci sono le trattative e il delicato incastro di offerte/conti da quadrare. L'intesa con l'ex bianconero non può prescindere da questo aspetto e la proposta formulata al suo agente va in questa direzione.
Le parti si sono avvicinate ancora un po', l'impressione è che la fumata bianca non sia lontana: l'impianto base c'è poi ci sono una serie di incentivi (tra premi di rendimento e bonus) sui quali c'è ancora da ragionare, trovare la modalità giusta, conveniente a entrambi. La Milano nerazzurra non può permettersi follie né spingersi oltre un tetto degli ingaggi che dovrà essere ritoccato rispetto all'ultima stagione, con tanti saluti ad Alexis Sanchez (7 milioni) e Arturo Vidal (6.5 milioni) tra i più pagati della rosa. Anche più del "Toro" che aveva (ha e avrà) una centralità nel progetto.
Quanto guadagnerà Dybala? Meno di quanto credeva alla Juventus, una somma in linea con le possibilità reali dei nerazzurri. La richiesta messa sul tavolo è stata la stessa fatta ai bianconeri prima che l'arrivo di Vlahovic e il cambio di strategia facessero del sudamericano una pedina da sacrificare: 8 milioni netti più 2 in bonus, per un totale di 10 milioni a stagione. Troppi. La controproposta dell'Inter intorno alla quale si dipana la mediazione è lievemente inferiore ma interessante considerata la durata: 6 milioni più bonus per 4 anni. Il sì definitivo ci sarà su questa base, senza ulteriori rilanci.
Una somma inferiore rispetto a quanto percepisce Adrien Rabiot che a Torino – dopo la cessione della Joya – è il calciatore ad avere l'ingaggio più pesante assieme al serbo (7 milioni). Mentre la palma di "paperone" resta a Matthijs de Ligt (8 milioni più 4 in bonus).
Non c'è altra strafa praticabile. Posta la volontà del calciatore di restare in Italia e in Serie A (ne parlò al termine della Finalissima tra Argentina e Azzurri), adesso si attende solo l'annuncio ufficiale. Le proposte giunte nelle ultime settimane da Siviglia, Borussia Dortmund e Newcastle sono state accantonate. Così come Atletico Madrid, Manchester United, Arsenal e Tottenham non sono mai andate oltre a una sorta di sondaggio, rinunciando a spingersi oltre nella transazione per i costi ritenuti elevati se commisurati al rendimento del giocatore nell'ultimo periodo.