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Quanto guadagna l’Inter con la finale di Champions League: coperto il “buco” Digitalbits

Nell’ultimo report di Inter Media and Communication si sottolineano i 24 milioni non pagati dallo sponsor. Una cifra che l’Inter ha recuperato tra semifinali e finale.
A cura di Benedetto Giardina
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La cavalcata dell'Inter in Champions League "tappa" il vuoto lasciato da Digitalbits. L'Inter, accedendo alla finale, si assicura in cifra di poco inferiore ai 100 milioni di euro – record per il club nerazzurro nella massima competizione europea – e con quanto ottenuto per l'accesso agli ultimi due turni, pareggia di fatto la cifra prevista per la stagione 2022/23 dal main sponsor ormai eliminato dalle divise ufficiali. Non un caso, evidentemente, che non sia più apparso sulle maglie interiste proprio a partire dalla semifinale di Champions col Milan, ma già a febbraio era stato reso noto che il partner avesse mancato tutte le tre scadenze previste per il pagamento di quanto previsto nell'annata in corso. E non solo quelle.

Quanto vale la finale di Champions League dell'Inter

Le certezze per l'Inter, come per ogni club di Champions League, arrivano dal minimo garantito per la fase a gironi e dal coefficiente decennale: rispettivamente 15,6 e 15,9 milioni di euro, per un totale di 31,5 milioni garantiti sin dalla data della qualificazione alla massima competizione europea. In più, i circa 6 milioni attesi per la prima tranche del market pool, quella legata alla posizione di classifica in Serie A nella passata stagione (seconda). Il resto, è tutto legato ai risultati in coppa e il cammino della squadra di Simone Inzaghi ha fatto sì che questa cifra levitasse fino ad avvicinarsi alla soglia dei 100 milioni di euro, in attesa di capire se ci saranno altri introiti: un'eventuale vittoria della Champions League da sola vale 4,5 milioni di bonus per chi alza al cielo di Istanbul la coppa dalle grandi orecchie, più 3,5 milioni per la sola partecipazione (che a quel punto sarebbe automatica) alla Supercoppa Europea del prossimo 16 agosto (con eventuale aggiunta di 1 milione per la vittoria).

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Questo, però, verrà dopo. Quel che l'Inter ha adesso parte dalla base già citata (31,5 milioni più circa 6 milioni della prima parte di market pool) e da quanto fatto sul campo: 10 milioni per quanto fatto nella fase a gironi (tre vittorie, un pareggio, due sconfitte più la quota redistribuita dai mancati premi assegnati per i pareggi), 9,6 milioni per l'accesso agli ottavi di finale, 10,6 milioni per i quarti e 12,5 milioni per la semifinale, fino ai 15,5 milioni garantiti per il viaggio in Turchia, dove il 10 giugno i nerazzurri affronteranno il Manchester City. Sono 95,7 milioni di euro, senza contare la seconda parte di market pool che sarà superiore a quella delle altre italiane (che otterranno tra i 3 e i 6 milioni) in quanto club della Serie A giunto più avanti di tutti nella competizione, ma a cui andrà comunque sottratta la multa da 4 milioni concordata con la UEFA per i rilievi sui regolamenti relativi al fair play finanziario. La stima complessiva, dunque, si aggira tra i 97 e i 98 milioni di euro.

Digitalbits – Inter, le cifre del contratto e la somma da pagare

Qual era l'obiettivo realistico per l'Inter ad inizio stagione in Champions League? «Quando sono stato ingaggiato dall'Inter mi è stato chiesto di arrivare agli ottavi dopo 11 anni», è quanto dichiarato da Simone Inzaghi dopo la vittoria nel doppio confronto col Milan. Obiettivo raggiunto già al primo anno (con l'Inter eliminata proprio agli ottavi lo scorso anno dal Liverpool) e confermato al secondo, allargando gli orizzonti fino alla finalissima. Ma se anche quest'anno l'Inter si fosse fermata agli ottavi, avrebbe ottenuto almeno 38,6 milioni in meno, senza contare l'inevitabile ribasso sulla quota di market pool. E in tutto ciò, semifinali (12,5 milioni) e finale (15,5 milioni) valgono da sole più dell'intera somma prevista nel primo anno di contratto con lo sponsor Digitalbits, che avrebbe dovuto versare 24 milioni nelle casse interiste.

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Invece, come si legge nel report di Inter Media and Communication dello scorso 28 febbraio, il main sponsor nella stagione 2022/23 «non ha pagato il canone base di 24 milioni di euro (di cui la prima rata da 8 milioni di euro emessa a giugno 2022, la seconda da 8 milioni di euro emessa a ottobre 2022 e l'ultima da 8 milioni di euro emessa a febbraio 2023)». Non solo: in merito alla stagione precedente, non ha pagato «ulteriori bonus di prestazione per un importo complessivo di 1,6 milioni di euro scattati in relazione alla posizione finale nella Serie A 2021/2022 e alla vittoria della Coppa Italia 2021/2022» e per quest'anno «non ha corrisposto la prestazione contrattuale ad oggi scattata per un importo complessivo di 1,25 milioni di euro (di cui 1 milione di euro a ottobre 2022 e 0,25 milioni di euro a gennaio 2023)». Poco meno di 27 milioni di euro, cifra che l'Inter è riuscita a coprire sul campo, arrivando in finale di Champions League. Senza sponsor sulla maglia.

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